RECENSIONI
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direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 


 

Barcellona

Un grande Haendel in concerto

È tornato uno dei titoli fondamentali del caro Sassone, l'Ariodante dopo la sua prima volta(!) al Liceu dodici anni fa, questa volta però in versione di concerto e per una sola serata. L'elemento di spicco era la presentazione (per la prima volta!) al Gran Teatre di William Christie con la sua nota orchestra ‘Les Arts Florissants'. Il modo con cui il grande maestro e la sua compagine suonano la musica barocca è magistrale davvero, di una vitalità assoluta perfino nei più piccoli gesti (quegli occhi del direttore!!). Ritmo, dinamica, colore, espressività, assolutamente esemplari. In un concerto si capisce che si faccia a meno delle danze e altri ballabili, ma con questi interpreti era un vero peccato.

L'insieme dei solisti, che all'occasione funzionavano anche come coro, per esempio alla fine, era molto equilibrato, benché di eccezionale ci sia stato solo il cattivissimo Polinesso, un Christophe Dumaux sempre più impressionante e tanto (o più) interessante quanto altri controtenori più ‘celebri'. I maggiori applausi erano, nondimeno, per l'eroe eponimo ovvero Kate Lindsey, cantante molto brava anche se non esattamente il mezzo richiesto, particolarmente nei gravi, molto ferrata tecnicamente, sebbene alcune agilità nella sua ultima aria non le venissero troppo facili.

Buona anche la Ginevra di Chen Reiss, un soprano inappuntabile come canto ma di timbro anonimo e con risultati superiori nei momenti di felicità nella prima parte piuttosto che in quelli di disperazione nella seconda.

Rainer Trost era un Lurcanio forse un po' maturo come colore, ma sempre padrone dello stile e molto al di sopra di tenori sopravvalutati che arrivano perfino a Salisburgo. Altrettanto molto interessante il basso Wilhelm Schwinghammer nei panni del Re di Scozia, e solo corretto il tenore Anthony Gregory (Odoardo, reale consigliere), ma la parte è molto piccola.

L'elemento più debole era la Dalinda di Hila Fahima: voce molto piccola e quasi scevra di colore, molto provata anche da qualche coloratura e/o nota acuta. V'era parecchio pubblico e gli applausi molto intensi, soprattutto se si considera che lo stesso giorno e ora erano ‘in concorrenza' due altri concerti vocali in altre due sale di Barcellona; non so se sarebbe fattibile una distribuzione più razionale delle date visto che in grande misura il pubblico era, fondamentalmente, lo stesso.

Jorge Binaghi

15/3/2018

La foto del servizio è di Antonio Bofill.