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direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 

 

Giuseppe Montemagno

presenta Bartók e Bernstein

Venerdì 6 dicembre al Teatro Machiavelli di Palazzo San Giuliano a Catania ha avuto luogo il concerto Due mondi a confronto nel corso del quale sono state prima presentate e poi eseguite la Sonata per due pianoforti e percussioni SZ 110 di Bela Bartók e le Danze Sinfoniche da West Side Story di Leonard Bernstein nella trascrizione per due pianoforti di John Musto. A presentare l'accattivante programma è stato il musicologo e critico musicale prof. Giuseppe Montemagno, che con il suo solito eloquio tanto colto e brillante quanto lieve e gradevole ha intrattenuto il pubblico intervenuto descrivendo prima con perizia i contesti ambientali e socio-culturali all'interno dei quali sono state concepite e realizzate le due magnifiche partiture e poi ne ha anche analizzato struttura, trama armonico-melodica, linguaggio, tecnica e stile.

La Sonata per due pianoforti e percussioni del 1937, che Bartók scrisse ad uso proprio e della moglie, anch'essa valente pianista, è una pagina molto significativa della produzione del compositore ungherese. Massimo Mila nel suo prezioso volumetto L'arte di Béla Bartók ebbe a evidenziare a proposito dell'originalissimo brano: «Il materiale timbrico fornisce l'elemento di novità, permettendo curiosi scambi, quasi illusionistici, perché i due pianoforti, che costituiscono la massa melodica e cantante, si prestano ad essere trattati essi stessi come percussione, mentre per contro lo xilofono e perfino i timpani si assumono a volte una funzione di guida melodica».

Altrettanto significativa e importante nella produzione di Leonard Bernstein è West Side Story, il musical su libretto di Arthur Laurents, rappresentato per la prima volta al National Theatre di Washington il 18 agosto del 1957 e dal quale lo stesso musicista americano nel 1960 trasse le Danze sinfoniche, praticamente una vera e propria suite (Prologue, Somewhere, Scherzo, Mambo, Cha-cha, Cool, Maria, Rumble, Finale).

Il duo pianistico Mario Spinnicchia-Francesco Zappalà ha affrontato la creazione di Bartók con buon estro ed elegante disinvoltura riuscendo ad evidenziarne tutti i complessi mutamenti ritmici nonché le spinte, gli urti e gli stridori fonici, coadiuvati in modo efficace e opportuno dai percussionisti Giovanni Caruso e Rosario Gioieni, i quali hanno anche curato con professionalità ed eccellente musicalità l'adattamento delle percussioni alle Danze Sinfoniche tratte da West Side Story e non previste dalla trascrizione per due pianoforti di John Musto.

Tutto l'ensemble ha evidenziato creativo affiatamento, buona sintonia e proficua coordinazione, tutte qualità che gli hanno permesso di dare vita a un'interpretazione nel complesso scattante, agile, viva ed esaltante. Alle calorose manifestazioni di consenso tributate dal pubblico in sala i quattro artisti hanno risposto replicando il coinvolgente Mambo. Il concerto è stato realizzato con la collaborazione del Festival Internazionale del Val di Noto Magie Barocche, dell'Università degli Studi di Catania, dell'Associazione Ingresso Libero, della Fondazione Lamberto Puggelli e della Regione Siciliana Assessorato Turismo Sport e Spettacolo.

Giovanni Pasqualino

8/12/2019