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direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 


 

Successo del concerto in onore di Sant'Agata

al Teatro Bellini di Catania

Il pianista Nicolò Cafaro.

Il Teatro Massimo Bellini di Catania venerdì 1 febbraio ha onorato la festa dedicata alla Santa Protettrice della città di Catania, Agata martire, con un brillante concerto che si è avvalso dell'esibizione di tre giovani ma già affermati concertisti, assieme all'orchestra del nostro teatro diretta dal maestro Antonino Manuli.

La prima performance ha visto il concertista Andrea Timpanaro cimentarsi nel Concerto n. 5 per violino e orchestra in la maggiore K. 219 di Wolfgang Amadeus Mozart, pagina nella quale il grande salisburghese abbandona definitivamente lo stile galante dei concerti precedenti per violino e orchestra per approdare a un lirismo più ardente ed appassionato. Il giovane interprete ha evidenziato una buona tecnica unita a disinvolta sicurezza. Una maggiore attenzione alla nitidezza dei suoni, cosa che sicuramente conquisterà nel futuro con la maturità e l'esperienza, avrebbe accresciuto la qualità complessiva della sua prestazione.

Daniele Rametta ha affrontato con estrema grinta e risolutezza il Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra in mi bemolle maggiore S 124 di Franz Liszt, riuscendo ad avere ragione di ogni passaggio arduo e complesso dell'opera. La partitura venne scritta dal suo autore in un tempo solo ma di fatto suddivisa in quattro parti collegate fluidamente l'una all'altra, mentre i temi principali sono tre di cui uno costituisce il leit motiv di tutto il pezzo. Il bravo solista ha affrontato scale, arpeggi, ottave con cipiglio sicuro e forte tempra, si sono registrate solo piccole mende per quanto riguarda l'uguaglianza delle sonorità e l'uso, non sempre sobrio, del pedale di risonanza.

Nicolò Cafaro si è proposto nel Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra in si bemolle minore op. 23 di Pëtr Il'ic Cajkovskij, nel quale tutto il virtuosismo in voga nella seconda metà dell'800 viene messo in evidente primo piano. L'eccellente giovane esecutore ha saputo dominare con sicurezza ogni asperità tecnica, ogni difficoltà ritmica, ogni profondità espressiva della celebre pagina, riuscendo a esaltarne perfino i bagliori emotivi e malinconici, il tutto unito a una innata musicalità e a una facilità comunicativa che sicuramente condurranno il giovane interprete a vette elevate.

La conduzione dell'attento e diligente maestro Antonino Manuli è stata accurata, scrupolosa e precisa, mai tesa a sovrastare i solisti e pertanto sempre elegante, discreta, soffusa e distinta. L'orchestra del nostro teatro ha svolto il suo compito al meglio con estremo garbo e professionalità. Una sola piccola menda da rilevare e non ce ne vogliano per questo i diretti interessati: l'accordatura del pianoforte dovrebbe essere curata con maggiore rigore e attenzione, specie nella zona medio acuta della tastiera, onde evitare alcune “intonazioni” incerte e delle “vibrazioni” fastidiose.

Il foltissimo pubblico intervenuto alla serata ha manifestato con calorosi consensi e prolungati applausi di avere gradito lo spettacolo. Sicuramente la formula del concerto per strumento solista e orchestra scelta dalla direzione artistica e dalla sovrintendenza del teatro per onorare la ricorrenza delle festività agatina si è dimostrata elemento vincente!

Giovanni Pasqualino

3/2/2019

La foto del servizio è di Giacomo Orlando.