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Quando cantavano le colt

Enciclopedia cine-musicale del western all'italiana

La casa editrice musicale Eco di Monza ha da recente pubblicato l'importante volume di Federico Biella e Massimo Privitera Quando Cantavano le colt. Enciclopedia cine-musicale del western all'italiana. Il testo scritto e curato da Federico Biella e Massimo Privitera si presenta come una rassegna quanto mai completa ed esaustiva del film western all'italiana o di quello che spregiativamente nel mondo della celluloide statunitense veniva definito come spaghetti western. Esso offre il ricco repertorio delle musiche con le quali i film vennero corredati e dei compositori che riuscirono a dar vita a veri e propri capolavori del genere, i cui meriti specifici ed originali sono stati riconosciuti in tutto il mondo con alti e lusinghieri riconoscimenti. In verità riguardo alle colonne sonore del western all'italiana, viene annotato congruentemente: «La musica riesce a rendere magica qualsiasi cosa. Un musicista non salva una vita umana, ma se l'orecchio che ascolta è attento, libero da pregiudizi, la musica può essere lo specchio dell'anima, e una persona può cambiare in base ad un'emozione e può aspirare a creare una società migliore».

Così il libro esibisce singolari interviste ai compositori più significativi del western all'italiana che sono: Alessandro Alessandroni, Luis Enriquez Bacalov, Franco Bixio, Stelvio Cipriani, Maurizio De Angelis, Franco De Gemini, Edda e Giacomo Dell'Orso, Francesco De masi, Pino Donaggio, Nico Fidenco (Domenico Colarossi), Fabio Frizzi, Stefano Mainetti, Franco Micalizzi, Ennio Morricone, Nora Orlandi, Vince Tempera, Piero Umiliani. Vengono anche esaminate ed analizzate con esperta cura parecchi estratti di partiture di colonne sonore, mettendone in evidenza peculiarità melodiche, armoniche, timbriche e perfino arrangiamenti e adattamenti in fase di montaggio e strutturazione delle pellicole.

Sono anche ricordati compositori di minore fama come Vassili Kojucharov, Elsio Mancuso, Riz Ortolani, Francesco De Masi, Gianni Ferrio, Carlo Savina, Augusto Martelli, Bruno Nicolai, Piero Piccioni, Marcello Giombini, Egisto Macchi, Carlo Rustichelli, Daniele Patucchi, Roberto Pregadio, Walter Rizzati, Angelo F. Lavagnino, Gian Piero Reverberi, Lallo Gori, Gianfranco Plenizio, Benedetto Ghiglia, Michele Lacerenza, Manuel De Sica, Gioacchino Angelo, che comunque contribuirono ad arricchire il repertorio di tale particolare genere di musicale.

La vivace prefazione del lavoro è stata redatta da Roberto Zamori mentre l'estrosa introduzione era degli stessi autori che sicuramente tanta energia hanno speso per assemblare un lavoro di circa cinquecento pagine dense non solo di notizie storiche ma anche di curiosità, indiscrezioni e aneddoti vari. Un testo che si avvale anche di alcuni studi colti e intriganti: Quando Cantavano le colt. Cavalcando nel selvaggio west tra note e immagini-storiografia di un genere cinematografico di Carmelo Milone; Il mio nome è…western italiano. Excursus tra note e immagini di un genere senza tempo di Andrea Rurali e Cristiano Crippa e Spaghetti alla Tarantino. Le musiche del western all'italiana al servizio del manierismo estetico del regista americano di Andrea Natale.

Il magnifico e poderoso saggio è completato da una discografia per compositore, da una filmografia per compositore e da una bibliografia essenziale. Dieci pagine di tavole fuori testo alla fine con le copertine dei CD delle colonne sonore dei film western italiani più celebri e che riscossero maggior successo rende ancor più valida ed utile la pubblicazione sia per amatori, sia per studiosi che per appassionati. Ci pare infine doveroso evidenziare il pregio di un raro e interessante apparato iconografico che esibisce molte rare locandine dei film western italiani dell'epoca.

Giovanni Pasqualino

24/4/2017