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direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 


 

Flamenco, musica da danzare

al Machiavelli di Catania

Deborah Idelia Brancato

La Camerata Polifonica Siciliana, diretta dal maestro Giovanni Ferrauto, ha presentato sabato 7 maggio, presso il Teatro Machiavelli di Catania, all'interno della sua programmazione di concerti, lo spettacolo Flamenco, musica da danzare a cura della compagnia Guadalmedina, composta da Marcello Savona, musicista e cantaor, Armando Fiore, percussionista, Pilar Escamilla, bailaora, e Deborah Idelia Brancato, bailaora. Il programma si snodava attraverso l'interpretazione di vari pezzi di rumba, tango, farruca e sevillanas.

La compagnia Guadalmedina, fondata nel 2007 da Deborah Idelia Brancato e Marcello Savona, porta in giro per il mondo uno spettacolo nel quale l'humus della musica andalusa si sprigiona in modo assolutamente coerente e conseguente alle sue origini folkloristiche ma anche vivificato da un'interpretazione quanto mai fresca e originale.

Deborah Idelia Brancato si è rivelata una ballerina di grande temperamento e di alta classe, in possesso di un controllo tecnico e muscolare che le permette di affrontare con assoluta nonchalance ogni posizione e ogni configurazione corporea del Flamenco. La sprezzatura è stato il suo tratto distintivo e peculiare, la musicalità e il senso del ritmo la sua caratteristica. Un'artista insomma dalla forte comunicazione e trasmissione emotiva oltre che passionale. Adeguata alla estrosa originalità della prima ci è parsa anche l'arte di Pilar Escamilla, che metteva anch'essa in campo un buon temperamento oltre che eccellente controllo tecnico.

Lo Jaleo si diffondeva come una cascata d'acqua inarrestabile e incoercibile dalla chitarra di Marcello Savona così come dalle percussioni di Armando Fiore. Due musicisti dai quali emanava rutilante e veemente tutta l'ambigua e bifronte faccia del duende, termine semantico che può essere tradotto solo in modo molto approssimativo nella nostra lingua. Con qualche circonlocuzione lo potremmo spiegare come l'aspetto più fascinoso, sensuale e demonico del ritmo, l'aspetto panico e dionisiaco che sarà anche caratteristico per altri versi, in altri contesti e con diverse soluzioni melodiche e armoniche della musica Jazz.

Uno spettacolo di danza affascinante e coinvolgente al quale ha assistito un folto pubblico di appassionati oltre che di giovani.

Giovanni Pasqualino

8/5/2016