RECENSIONI
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direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 


 

Concerto della rassegna

Italian Opera Taormina

Il soprano Carmen Salamone

Da aprile a novembre presso il teatro San Giorgio di Taormina avrà luogo tutta una rassegna di recital e concerti, denominata Italian Opera, che si svolge periodicamente da qualche anno ed è oramai divenuta una scadenza annuale fissa dell'attività artistica della splendida perla dello Jonio. La kermesse lirica è stata fondata nel 2012 dal soprano Silvia Di Falco, che ne è anche solerte e dinamica direttrice artistica, coll'intento di diffondere l'opera lirica italiana non solo verso specialisti e melomani ma anche verso la gente comune. Per dirla con le stesse parole della sua organizzatrice: “L' idea è quella di uno spettacolo allegro rivolto a chiunque, neofita o appassionato, scardinando la convinzione che la lirica sia musica solo per pochi”.

Così sabato 9 aprile abbiamo assistito, assieme a un folto pubblico di turisti inglesi, francesi, tedeschi e spagnoli ivi convenuto, ad un delizioso concerto che presentava l'esecuzione di brani di Giacomo Puccini: “Addio fiorito asil” da Madama Butterfly, “Vissi d'arte” da Tosca, “Intermezzo” da Manon Lescaut e “Nessun dorma” da Turandot; “Tace il labbro” da La vedova allegra di Franz Lehar ed il “Brindisi” dalla Traviata di Giuseppe Verdi; “Casta Diva” dalla Norma di Vincenzo Bellini, l' ”Intermezzo” dalla Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni e due celebri canzoni napoletane: “Torna a Surriento” di De Curtis e “Funiculì Funiculà” di Densa.

Ad interpretare i brani sono stati il soprano Carmen Salomone ed il tenore Moisès Molin accompagnati con eleganza e discrezione al pianoforte dal maestro Antonio Cardone. I due abili cantanti hanno entrambi evidenziato buona padronanza tecnica e delicata musicalità. Certo una maggiore e più accurata copertura di qualche acuto non avrebbe guastato all'esecuzione della Salomone, che peraltro ha evidenziato alta maestria nei filati e nelle mezze voci. Così come un controllo più severo nel passaggio di registro e nei legati avrebbe ulteriormente accentuato la potenza espressiva e la salda brunitura dell'egregio tenore.

Alle calorose richieste di bis del pubblico presente in sala gli artisti hanno risposto con l'esecuzione di “O sole mio” e del brano “Libiamo, libiamo” da La Traviata. Un concerto raffinato e piacevole che ha riscosso il caloroso consenso degli spettatori.

Giovanni Pasqualino

10/4/2016