RECENSIONI
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direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 


 

Salvatore Accardo

al Teatro Massimo Bellini di Catania

Quando un violinista di razza come Salvatore Accardo propone un recital, anche se il programma non fosse di grandissima attrattiva, riuscirà sempre e comunque a stabilire un profondo feeling con il pubblico presente in sala, sia per le sue doti artistiche, sia per l'empatia emozionale e psichica che riesce a trasmettere e trasfondere dalla sua interpretazione sempre improntata all'attenta lettura, alla profonda penetrazione e alla prospettiva storica di proiezione temporale e attualizzazione del brano eseguito.

Così venerdì 17 novembre l'eccellente violinista torinese si è esibito al teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania con un programma non certo trascendentale (almeno nella prima parte) ma sicuramente di elegante charme e classica compostezza. Di Wolfgang Amadeus Mozart è stata eseguita la Sonata per violino e pianoforte n. 18 in sol maggiore, K.301 e di Franz Schubert la Sonata per violino e pianoforte n.3 in sol minore, op.137 n.3 D. 408. La brava pianista Laura Manzini ha evidenziato sicurezza tecnica, tempra emotiva ed elegante fraseggio, riuscendo a instaurare con il violino un dialogo significativo nel corso del quale la dialettica intrecciata fra i due strumenti riusciva a diventare una vera e propria sintonia in cui il nitore dei suoni manteneva la sua limpidezza anche nelle parti dove la concertazione si presentava più animata e serrata.

Nella seconda parte del concerto è prevalso l'aspetto più virtuosistico e civettuolo del recital, e sono state proposte al folto pubblico intervenuto nel parterre le Alt-Wiener Tanzweisen di Fritz Kreisler: Liebesfreud, Liebesleid, Schön Rosmarin. Hanno concluso il concerto Rondino su un tema di Beethoven e Tambourin Chinois op.3, sempre di Kreisler, e Introduction et Rondo capriccioso in la minore, op.28 di Camille Saint-Saëns, quest'ultimo scritto inizialmente per violino e orchestra ma poi trascritto per violino e pianoforte da Georges Bizet.

L'affiatato duo ha ulteriormente riscaldato ed esaltato l'uditorio esibendo grande versatilità e sicuro governo tecnico della materia sonora, e riscuotendo un coro di entusiastiche approvazioni ed ovazioni alle quali ha risposto con una magistrale interpretazione del pezzo di grande virtuosismo La gitana di Fritz Kreisler. Lo splendido violino suonato nel corso della serata da Salvatore Accardo era il Guarneri del Gesù “Hart” del 1730.

Giovanni Pasqualino

18/11/2017

La foto del servizio è di Giacomo Orlando.