Duo per pianoforte e clarinetto
alla tenuta San Michele di Santa Venerina
Domenica 15 luglio, presso la tenuta San Michele di Santa Venerina, ha avuto luogo un seducente concerto per pianoforte e clarinetto il cui nome Anaktoron è apparso in un primo momento quanto mai oscuro e tale forse sarebbe rimasto se a soccorrere il folto pubblico accorso all'evento non fosse intervenuto prima il prof. Giuseppe Montemagno, musicologo illustre e mentore della manifestazione, il quale ha spiegato che il termine si riferisce a un edificio megalitico rinvenuto sull'acropoli di Pantalica dall'archeologo Paolo Orsi alla fine dell'Ottocento, nel territorio di Sortino, provincia di Siracusa in Sicilia, formato da diversi ambienti rettangolari, a imitazione del palazzi micenei. E proprio il termine Anax si riferirebbe molto probabilmente al principe che controllava la popolazione locale. Quindi il vocabolo potrebbe tradursi appropriatamente in italiano palazzo o porta del principe . Tutti i brani di Anaktoron sono stati scritti da Carmelo Salemi, l'eccellente compositore nativo di Sortino che per l'appunto con tali sue creazioni è voluto andare alla ricerca di sonorità e ritmi primigenii e ancestrali dai quali emanava un'aura di arcaica serenità e stupita contemplazione dell'enviroment pastorale e agreste dell'isola. L'uso di suadenti e coinvolgenti scale modali a detrimento di quelle tonali, l'ispirarsi spesso a certo minimalismo puntilistico atto all'incantamento estatico, hanno creato una miscela fonica dalla quale si sprigionava un arcano magnetismo che ha davvero lasciato l'uditorio incantato e rapito.
Ad accompagnare Salemi e il suo clarinetto è stata la brava Ketty Teriaca, strumentista di estrema sensibilità e profonda musicalità, che ha instaurato un rapporto dialettico serrato con lo strumento a fiato, in modo tale che il pianoforte diventava talvolta anche il tappeto armonico sul quale si adagiava e distendeva la fluente linea melodica, talaltra l'alter ego con il quale lo strumento a fiato interagiva in modo assolutamente paritetico e quasi polifonico.
I brani eseguiti nel corso della performance sono stati Rena rossa, Negheb, Sacre pietre, Rossomalpelo, Anaktoron, My Francis, Xiphonia, La Costa di Giuda, Geco Mambo, La lupa, Miliscani: quest'ultimo brano (ma non solo) è stato eseguito con il friscalettu, strumento tipico, assieme al marranzano e al bummolo, della tradizione folcloristica siciliana.
Ai molti e calorosi applausi del folto pubblico intervenuto all'evento il duo di abili ed estrosi musicisti ha risposto con l'esecuzione del brano Cavagrande , nome di una suggestiva e amena località siciliana in provincia di Siracusa, oggi riserva naturale, quadro paesaggistico di inenarrabile bellezza e fonte per l'osservatore di grande fascino e suggestione.
Dei pezzi musicali eseguiti nel corso della serata è stato realizzato proprio da recente un elegante CD dalla 49 Records, prodotto da Emmanuel Maccarrone e registrato da Orazio Magrì presso il Teatro Comunale “G. Garibaldi” di Avola (SR), luogo dove i valenti artisti si sono anche esibiti in concerto.
Giovanni Pasqualino
17/7/2018
|