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direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 


 

Andrei Gavrilov

si esibisce al Piccolo Teatro di Catania

Mercoledì 15 marzo al Piccolo Teatro di Catania un pianista estroso e dallo stile eccentrico si è esibito per la stagione concertistica dell'AME (Associazione Musicale Etnea) davanti ad un pubblico entusiasta e davvero numeroso poiché si è registrato il tutto esaurito. Andrei Gavrilov ha suonato un programma di tutto e rispetto e soprattutto ha interpretato ogni brano con estrema personalità ed originalità. Nella prima parte ha eseguito ben nove Notturni di Fryderyk Chopin, che nell'ordine erano quello in si bemolle minore op.9 n.1, in re bemolle maggiore op.27 n.2, in do diesis minore op. KK IVa/16, in fa maggiore op.15 n.1, in fa diesis maggiore op.15 n.2, in si maggiore op.32 n.1, in fa minore op.55 n.1, in la bemolle maggiore op.32 n.2 e in do minore op.48 n.1. Nella seconda parte ha suonato i Dieci pezzi da Romeo e Giulietta op. 75 di Sergej Prokof'ev, nell'ordine: 1) Danza popolare, 2) Scena: le strade si risvegliano, 3) Minuetto: arrivo degli ospiti, 4) La giovane Giulietta, 5) Maschere, 6) Montecchi e Capuleti, 7) Frate Lorenzo, 8) Mercuzio, 9) Danza delle fanciulle con i gigli, 10) La separazione di Romeo e Giulietta.

Andrei Gavrilov ha senza dubbio confermato la sua nomea di grande interprete pianistico in quanto nel 1974 a soli diciotto anni ha vinto il concorso internazionale Cajkovskij, iniziando subito una brillantissima carriera concertistica che purtroppo venne interrotta nel 1979 dal governo russo a causa di alcune dichiarazioni contrarie al regime, dichiarazioni che lo portarono prima agli arresti domiciliari e in seguito anche a una dolorosa e desolante segregazione in varie cliniche psichiatriche. Riuscirà finalmente a riprendere la sua attività musicale dopo il 1984 con l'insediamento di Gorbaciov.

L'eccellente artista ho sfoderato una tecnica assolutamente ineccepibile e funzionale ai pezzi eseguiti, mettendo anche in campo un'elevata sensibilità e una peculiarità di lettura sensazionale. Così il suo Chopin si rivelava quanto mai romantico e salottiero ma contemporaneamente saturo di pathos, struggimento, tormento e afflizione. Ogni attacco al tasto cantava affanno, ogni singola nota cantava mestizia, ogni scala, ascendente o discendente che fosse, si dipanava come una cascata di purissime perle. Insomma un incedere signorile, raffinato e aristocratico ha determinato ogni sua produzione sonora. Più vigorosa e gagliarda, ma sempre rifinita e significativa è stata l'esecuzione dei pezzi di Prokof'ev, attraverso i quali il pianista ha ulteriormente esibito le sue sconfinate possibilità di padronanza e dominio della tastiera.

Alla calorosa e straripante standing ovation Gavrilov ha risposto con una magnifica, rutilante e travolgente esecuzione di Suggestion Diabolique op.4 n.4 dello stesso Prokof'ev.

Giovanni Pasqualino

17/3/2017

La foto del servizio è di Wladimir Wjatkin.