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Cercherò lontana terra

di Giorgio Appolonia

Lo studioso di teatro in musica e musicologo Giorgio Appolonia ha pubblicato da qualche mese il volume Cercherò lontana terra, recante il significativo sottotitolo Gaetano Donizetti. Il racconto della mia vita. Infatti si tratta di un vero e proprio diario autobiografico del compositore, narrato in prima persona, ma molto rispettoso e corretto riguardo gli avvenimenti artistici e storici presentati. Proprio perché la fonte principale del libro rimane il preziosissimo e dovizioso Donizetti, Vita, Musiche, Epistolario curato dallo scrupoloso Guido Zavadini nel 1948 non può dare adito ad illazioni o argomentazioni fantasiose, infatti lo stesso autore definisce molti passi e brani del suo lavoro, come vere e proprie Parafrasi di lettere, missive e biglietti redatti dal sommo musicista.

Lo scritto non riserva sorprese, né annuncia scoperte esilaranti riguardo la vita e le opere del bergamasco, esso scorre fluido, semplice, morbido, tranquillo, pacato e composto verso l'epilogo finale, senza scossoni e senza inutili colpi di scena. L'intento di Appolonia è chiaramente divulgativo e didascalico, egli vorrebbe portare la biografia di Gaetano Donizetti all'interno di ogni famiglia e di ogni casa, tale e tanto risulta l'affetto viscerale che traspare dalla sua fatica. Il suo diario biografico ci ricorda le pubblicazioni a suo tempo dedicate a celebri musicisti, dai bravi Arnaldo Fraccaroli o Aldo Oberdorfer o dall'altrettanto capace Mary Tibaldi Chiesa, scrittori tutti di eccellente abilità narrativa, che sapevano ben condurre una biografia artistica senza renderla mai noiosa e soprattutto inattendibile da un punto di vista meramente storico.

Così la vita di Gaetano Donizetti con tutti i suoi lati gai e tristi, le sue sfaccettature chiare e talvolta ambigue, i suoi esagerati entusiasmi e le sue estreme afflizioni, si squaderna davanti al lettore come in un vero e proprio film narrato in prima persona, nel quale il protagonista sembra confessare al mondo intero tutti i suoi pregi e difetti, grandezze e meschinità umane, i suoi eroismi e le sue debolezze, senza nascondersi dietro ipocriti pudori né false immodestie. Insomma un significativo e verace affresco della splendida figura di un uomo e di un artista che non conobbe i bassi maneggi del più bieco affarismo ed i volgari sentimenti dell'invidia, della malevolenza e dell'acrimonia. Segnaliamo due sezioni di particolare impatto emotivo: la ricostruzione della morte per suicidio del tenore Adolphe Nourrit e quella dello stesso Gaetano Donizetti.

Il volume di Appolonia si avvale di una brillante premessa di Francesco Bellotto, il quale riesce a mettere a fuoco e sintetizzare al massimo lo spirito dell'opera : «…Quel che sorprende piacevolmente è che recuperando un filone apparentemente estinto, quello della biografia di fantasia, l'autore rivela facilità di racconto e immaginifica elaborazione del dato storico…». Altrettanto efficace ed incisiva la presentazione di Fulvio Stefano Lo Presti ribadisce la particolarità e peculiarità del lavoro: « Cercherò lontana terra di Giorgio Appolonia non è però da reputare il classico faute de mieux . Non è dato a tutti riuscire a coniugare, con elegante spigliatezza e accattivante conversare, i fatti accertati con il verosimile, che si insinua tra le pieghe di quelli senza incappare tuttavia in abusate quanto improvvide leggende.». Insomma pregevole narrativa che mai tradisce o disattende la verità storica.

Da sottolineare anche la gradevole e attraente veste tipografica con la quale il Centro Studi Valle Imagna ha realizzato il coinvolgente testo.

Giovanni Pasqualino

2/9/2013