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direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 


 

Ariadne auf Naxos di Georg Anton Benda

per il 6° festival Internazionale del Val di Noto Magie Barocche

Lunedì 17 ottobre, nel salone delle feste di del suggestivo palazzo Biscari di Catania, è stato eseguito, per la prima volta in tempi moderni, il melologo in un atto del compositore e violinista boemo Georg Anton Benda su testo di Johann Christian Brandes, Ariadne auf Naxos, nella fluente traduzione italiana dal tedesco realizzata da Andrea Coen.

Il melologo è una forma musicale consistente in un testo letterario recitato su un accompagnamento musicale che lo commenta. Iniziatore di questo genere fu J. J. Rousseau con l'azione scenica Pygmalion, realizzata nel 1762 ma andata in scena nel 1770 con musiche di Coignet. In esso la recitazione veniva intercalata con episodi musicali di esplicazione ed esternazione emotiva. Il genere fu perfezionato e potenziato proprio da Georg Benda con il suo Ariadne von Naxos del 1775, composizione nella quale recitazione e commento fonico al testo di fatto procedono quasi simultaneamente. La descrittività ed esplicazione delle parole viene potenziata ed esaltata dalla recitazione e dalla musica in una mistura che come nel caso specifico dello splendido e disperato melologo di Benda raggiunge alte vette di accorata e struggente espressività.

Edoardo Coen nella parte di Teseo e Roberta Azzarone in quella di Ariadne si sono rivelati due attori-dicitori di elevata professionalità e buona preparazione artistica, mettendo in campo assieme ad una dizione chiara, netta e molto accurata una recitazione composta e misurata oltre che emotivamente molto penetrante e coinvolgente. Il maestro Andrea Coen ha intercalato con fluida abilità tecnica e appassionata musicalità la sua esecuzione al fortepiano, che risultava un'abile trascrizione ed un pregevole adattamento allo strumento a tastiera della parte scritta originariamente per orchestra.

A fare da preziosa e singolare introduzione al ragguardevole melologo è stata la Sonata in Sol Maggiore (in tre tempi) dello stesso Georg Benda, composizione che di fatto ha avuto la funzione di fare da ouverture allo stesso melologo. Applausi e consensi a scena aperta dal pubblico convenuto al concerto.

Giovanni Pasqualino

19/10/2016