La triste fiaba di Giselle
incanta ancora l'estate palermitana
Venerdì 30 luglio, presso il suggestivo Teatro di Verdura di Palermo, è andata in scena, dopo il debutto del 29, la replica del balletto Giselle, nell'ambito della rassegna estiva del Teatro Massimo di Palermo 2021. L'opera è tra le più famose del suo genere ed è stata concepita dal genio fondatore del Parnassianesimo, il francese Théophile Gautier, che dopo aver conosciuto la leggenda delle Villi rimase così impressionato da creare in brevissimo tempo questo balletto diventato un'icona del Romanticismo. Le Villi sono spiriti di donne venute a mancare per amore e che si vendicano dell'amato costringendolo a danzare fino alla morte. L'opera, scritta da Théophile Gautier insieme a Jules Henri Vernoy de Saint-Georges e musicata da Adolphe-Charles Adam, si compone di due atti che racchiudono in sé alcuni dei temi più cari al Romanticismo.
L'azione si svolge in un piccolo villaggio tedesco e vede nel primo atto la protagonista morire in seguito alle sventure patite per amore, il secondo invece in un'atmosfera molto più spettrale e vicina al gusto romantico inglese è ambientato in un cimitero e vede lo spirito dell'eroina romantica Giselle spendersi per salvare il colpevole della sua morte, dalle Villi e dalla loro implacabile regina Myrtha.
In questo quadro le scene di Raffaele Del Savio, coadiuvate dalle luci di Salvatore Spataro e dall'attenta scelta dei costumi di Giusi Giustino, hanno reso alla perfezione l'atmosfera romantica del balletto mentre le note eseguite con maestria dall'orchestra del Teatro Massimo, sotto la sicura guida del direttore Omer Meir Wellber, hanno piacevolmente accompagnato i movimenti del Corpo di ballo diretto da Davide Bombana.
L'esecuzione del balletto può dirsi nel complesso riuscita e dopo alcune iniziali incertezze la compagnia, affidata alle cure dei maïtres de ballet Marco Pierin e Corina Dumitrescu, ha nel secondo atto dato buona prova di sé. Di seguito i nomi dei principali interpreti: Nicoletta Nanni (Giselle), Timofej Andrijashenko (Albrecht), Maria Chiara Grisafi (Myrtha), Vincenzo Carpino (Hilarion), Giada Scimeni (Berthe).
Il pubblico, seppur non numerosissimo probabilmente a causa delle restrizioni anti-covid, ha accolto più che positivamente lo spettacolo offerto e noi non possiamo far altro che unirci al plauso per un'opera che ancora oggi riesce a commuovere con la sua profonda e ancestrale carica emotiva.
Antonio Pasqualino
3/8/2021 La foto del servizio è di Rosellina Garbo.
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