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direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 

 

Bellini Festival 2019

Serata Finale

Da sinistra: Filippo Micale, Gonca Dogan, Enrico Castiglione, Sonia Fortunato e Giovanni Di Mare.

Lunedì 4 novembre nel Duomo di Catania si è conclusa l'undicesima edizione del Bellini Festival, diretto e organizzato dal regista Enrico Castiglione. La serata ha visto impegnati il Coro Lirico Mediterraneo diretto da Alessandra Pipitone e l'Orchestra da Camera Vincenzo Bellini diretta da Pier Paolo Maccarrone. Le due compagini si sono esibite in un programma vasto e poliedrico, di musiche per lo più sacre, che spaziava dal periodo barocco fino al Novecento.

Così sono stati eseguiti l'Aria sulla IV corda e il Corale Jesus bleibet meine Freude dalla Cantata 147 di Johann Sebastian Bach; Gloria da Gloria RV 589 di Antonio Vivaldi; Liber scriptus e Ingemisco dalla Messa da Requiem di Giuseppe Verdi; Te Deum e Salve Regina in la minore di Vincenzo Bellini; Ave Maria di Pietro Mascagni; Ave Maria di Charles Gounod; Agnus Dei di George Bizet; Ave Maria da Otello e La vergine degli Angeli da La forza del destino di Giuseppe Verdi; Domine Deus dalla Petite Messe Solemnelle di Gioacchino Rossini; Panis Angelicus di Caesar Franck; Ave Verum Corpus K. 618 di Wolfgang Amadeus Mozart; Largo di Haendel e l'aria Casta Diva dalla Norma di Vincenzo Bellini.

Si sono alternati nelle esecuzioni quattro validi solisti del panorama lirico isolano: il soprano turco Gonca Dogan, il tenore Filippo Micale, il mezzosoprano Sonia Fortunato e il baritono Giovanni Di Mare. Quattro interpreti cha hanno saputo infondere alle loro prestazioni un profondo senso di accorata, partecipata e commossa religiosità.

La magnifica serata musicale, introdotta da Monsignor Barbaro Scionti e dal regista Enrico Castiglione, dedicata alla commemorazione di Vincenzo Bellini (ricordiamo che il 4 novembre era il giorno del battesimo del grande compositore), ad ingresso libero, ha visto una partecipazione intensa e commossa di parecchie centinaia di catanesi accorsi per commemorare degnamente uno dei suoi figli più grandi e celebrati sicuramente in ogni parte del mondo.

La vicinanza della tomba del compositore, collocata fin dal 1876 nella navata di destra della cattedrale, ha reso quanto mai più commovente e toccante la performance. Peccato che le autorità ufficiali etnee, con in testa il sindaco Pogliese e i suoi stretti collaboratori, non siano stati presenti e non abbiano partecipato a tale toccante e suggestiva celebrazione. Ma la politica, oramai è risaputo, ha altri tempi e altri interessi!!!

Giovanni Pasqualino

6/11/2019