Il silenzio del teatro
dalla Belle Époque al Cafè Chantant
È andato in scena il 12 gennaio al Piccolo Teatro della Città di Catania lo spettacolo Il teatro del silenzio, dalla Belle Époque al Cafè Chantant, lavoro con il quale l'autore dei testi, Vito Molinari, ha voluto ricostruire, certo in modo logico e congruente, la vita di due dive del cinema muto italiano: Gloria Ladys e Lory Mari. A interpretare le due dive del cinema muto la poliedrica e versatile Anna Passanisi, la quale ha saputo imprimere alle due personalità femminili una densa e forte caratterizzazione a tratti di tipo espressionistico e comunque esente da cedimenti sentimentali, nostalgici o prepotentemente larmoyant. La sua recitazione asciutta, pulita, lineare non ha di fatto mai abbassato la guardia. La regia di Gianni Salvo, rimasta sempre vigile, accorta e soprattutto eminentemente straniata (nel senso propriamente brechtiano del termine) ha colto in pieno l'essenza del testo riuscendo a realizzare quella che è una delle più difficili alchimie per qualsiasi metteur en scene, vale a dire la sua drammatizzazione, quel riuscire a calare lo scritto all'interno del palcoscenico e farne un tutt'uno con l'evento drammaturgico.
Le scene erano saggiamente alternate a brevi spezzoni cinematografici di film muti celebri del passato, che riuscivano quasi a scandire come congruenti pause l'incedere dell'intera pièce. Da evidenziare anche la prova offerta da Polo Guagenti, l'attacchino che con la bicicletta affigge i manifesti delle dive in ogni città.
Valido, pertinente e gradevole commento musicale a tutta la rappresentazione sono state alcune splendide romanze e canzoni dei primi del ‘900 eseguite dal vivo dal pianista Pietro Cavalieri, che si è contraddistinto, come sempre, per eleganza, discrezione e morbidezza di un tocco dal quale traspare alta sensibilità artistica e grande musicalità.
Ben stilizzati e rifiniti, oltre che sicuramente appropriati i costumi realizzati dalle sorelle Rinaldi, rilevanti e funzionali parecchio allo spettacolo ci sono parse le luci e la fonica di Simone Raimondo. Lo spettacolo è stato prodotto dall' Associazione Città Teatro.
Giovanni Pasqualino
16/1/2019
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