RECENSIONI
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direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 


 

La Settimana Santa

al Teatro Massimo Bellini di Catania

Concerto tutto volto alla musica religiosa quello offerto venerdì 30 aprile al Teatro Massimo Bellini di Catania. In programma la Sinfonia n. 49 in fa minore, “La Passione” Hob:I:49 e Le sette ultime parole del nostro Redentore sulla croce (Die sieben letzten Worte unseres Erlösers am Kreuze), oratorio per soli, coro e orchestra, Hob:XX:2 di Franz Joseph Haydn. L'orchestra e il coro (quest'ultimo preparato da Gea Garatti Ansini) del nostro teatro sono stati guidati dal maestro J. David Jackson mentre i solisti erano: Noemi Muschetti (soprano), Valeria Tornatore (mezzosoprano), Giuseppe Infantino (tenore) e Giovanni Di Mare (basso).

La Sinfonia n. 49 “La passione” appartiene a quei lavori creati da Haydn intorno al 1768 e riferiti allo spirito protoromantico dello Sturm und Drang che portano il compositore a fissare quei modi notevolmente concitati, lugubri tonalità minori, condotte armoniche pervase da tensioni e da accordi dissonanti, modalità patetiche traboccanti e ammiccanti a tragiche apprensioni. L'Adagio collocato all'inizio, al posto solitamente dell'Allegro, costituisce il primo movimento (seguendo una disposizione da vecchia sonata da chiesa e non da sinfonia) che con la sua drammatica cupezza ha contribuito non poco a conferire alla pagina un carattere precipuamente arcano e ieratico. Il primo tema, affidato alla compagine dei violini, assume un carattere patetico e sicuramente religioso, mentre il secondo tema, basato su un gioco di accordi spezzati dei violini primi, ha una condotta più salda e vigorosa. L'altissima tensione creata dall'Adagio si scaricherà tutta nell'Allegro di molto, movimento pure turbinoso e tragico fin dal suo tema principale, caratterizzato da ampi salti intervallari e dal contrasto fra sezioni a note staccate e sezioni a note legate. Una pausa di calma e serenità viene espressa dal tranquillo e pacato terzo tempo, cioè il Minuetto e Trio, mentre l'ansioso e nervoso Finale. Presto (quarto movimento) ci riporta all'angosciosa e funesta morte del Cristo in croce.

L'esecuzione della struggente partitura di Haydn ha trovato nella compagine orchestrale del nostro teatro un'interpretazione sicuramente capace e valida, attraverso la quale riusciva a comunicare al pubblico presente in sala tutto l'afflato mistico e contemplativo racchiuso nell'affascinante composizione.

La seconda parte del concerto è stata dedicata all'oratorio per soli, coro e orchestra Hob: XX:2 (Le sette ultime parole del nostro Redentore sulla croce), brano formato da un'Introduzione e da sette Adagi ispirati alle frasi di Gesù dette sulla croce e chiamate dal musicista Sonate al modo antico, nonché da una Conclusione evocante Il Terremoto che sembra quasi squassare la terra allo spirare del Salvatore, effetto creato dall'irrompere con grande fragore di timpani e trombe. Le prestazioni dei quattro solisti soprannominati si sono ben amalgamate agli interventi del coro e dell'orchestra del Bellini, diretti con spirito contemplativo e meditativo dal diligente J. David Jackson.

Il concerto ha visto anche il contributo di alcuni bravi alunni del Liceo Classico Mario Cutelli di Catania che all'interno del Progetto di Alternanza Scuola Lavoro Il Cutelli per il Bellini hanno scritto a commento di ogni Adagio alcune loro personali considerazioni (per noi molto intelligenti e non certo banali) lette con profonda espressione e sentita partecipazione dagli attori Luca Iacono e Lucia Portale.

Giovanni Pasqualino

31/3/2018

La foto del servizio è di Giacomo Orlando.