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direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 

 

Il Coro Lirico Siciliano assegna il Premio Giuseppe Di Stefano

a Jessica Pratt

Martedì 4 febbraio nella Chiesa di San Michele Arcangelo ai Minoriti di Catania ha avuto luogo il Gran concerto lirico in onore di S. Agata del Coro Lirico Siciliano nel corso del quale è stato assegnato al soprano Jessica Pratt il “Premio Internazionale Giuseppe Di Stefano”. La compagine vocale siciliana diretta dal maestro Francesco Costa ha dimostrato con quest'iniziativa una lungimiranza e perspicacia artistica davvero encomiabile, dal momento che Jessica Pratt è oggi uno dei soprani più apprezzati e stimati in tutto il mondo. La sua tecnica, la sua musicalità, la sua assoluta padronanza nei filati, nelle mezze voci, nella coloratura ne fanno una delle cantanti in ascesa più richieste in assoluto in ogni importante palcoscenico sia europeo che intercontinentale.

Va anche ricordato che le superbe interpretazioni dell'eccellente soprano si sono palesemente evidenziate anche in alcune opere belliniane quali I Capuleti e i Montecchi (Giulietta), La Sonnambula (Amina) e I Puritani (Elvira); tali splendide performances dovrebbero a nostro avviso nel futuro assicurarle, senza alcuna incertezza o perplessità, l'ambito premio “Bellini d'Oro” istituito dalla S.C.A.M. (Società Catanese Amici della Musica) nel lontano 1968, e che da allora periodicamente viene assegnato a personalità che nel mondo si sono distinte nella interpretazione, esegesi e diffusione della musica del Cigno etneo.

Il Coro Lirico Siciliano ha offerto al numeroso pubblico confluito nell'edificio sacro un programma di alto profilo: Inno a Sant'Agata di Rosario Licciardello, Inno a Sant'Agata di Francesco Paolo Frontini, Ave verum corpus di Wolfgang Amadeus Mozart, Stabat Mater di Giuseppe Verdi nella prima parte. Nella seconda parte sono stati eseguiti tre brani di Giuseppe Verdi: dal Nabucco “Gli arredi festivi” e “Va', pensiero sull'ali dorate” e il “Coro di zingarelle e mattadori” da La Traviata. Concludevano il programma due brani di Pietro Mascagni: “Inno del sole” da Iris e “Regina Coeli” e “Inneggiamo… il Signor non è morto” da Cavalleria Rusticana.

Tutti i brani sono stati eseguiti con estrema correttezza e misura dal Coro Lirico Siciliano guidato dal maestro Francesco Costa con il suo solito efficiente carisma e la sua vigorosa personalità. La leggerezza, la levità, il sapiente controllo ed equilibrato dosaggio della dinamica e dell'agogica hanno fatto sì che l'effetto sonoro complessivo dei brani fosse quanto mai suadente, morbido e delicato, sempre avvolto in un afflato mistico, solenne e ieratico di grande soavità e fascinazione. L'accompagnamento al pianoforte di Giulia Russo, sempre discreto ed equilibrato, è stato sicuramente parte integrante della riuscita manifestazione.

Subito dopo la consegna del premio Di Stefano alla signora Pratt, avvenuta fra la prima e la seconda parte del concerto, quest'ultima ha donato al pubblico etneo l'esecuzione dell'aria “Ah! non credea mirarti” con relativa cabaletta “Ah! non giunge uman pensiero” da La Sonnambula di Vincenzo Bellini , chiudendo con un mirabolante e perfetto per intonazione e limpidezza Fa sovracuto.

Alla fine del concerto, per rispondere agli appalusi, all'entusiasmo e alla standing ovation tributata dal pubblico, il coro e Antonio Munafò-Siragusa in uno con Jessica Pratt hanno cantato il brindisi dalla Traviata di Verdi “Libiamo ne' lieti calici”.

Giovanni Pasqualino

5/2/2020

La foto del servizio è di Marco Impallomeni.