Concerto tutto “alla russa”
al Teatro Antico di Taormina
Cem Mansur
Spettacolo dedicato interamente agli autori russi quello del 12 agosto 2014 al Teatro Antico di Taormina che ha esibito nel primo tempo il Concerto per violino e orchestra in re maggiore op. 35 di Piotr Ilic Caikovskij e Quadri di un'esposizione di Modest Musorsgskij, nella trascrizione per orchestra di Maurice Ravel nel secondo.
Lo splendido e unico concerto per violino e orchestra scritto dal rinomato compositore ottocentesco non appartiene certo al catalogo di quelle pagine che ammiccano ai drammi personali e psicologici del suo autore ma attingono direttamente i suoi temi principali da motivi e cantilene del folklore popolare russo. Il brano, costruito secondo una schema tradizionale, si avvale di tre movimenti: Allegro moderato, andante (canzonetta), finale (allegro vivacissimo), e venne composto dal musicista nel 1878 durante un soggiorno in Svizzera a Clarens, in poco più di quindici giorni.
La violinista di San Pietroburgo Marianna Vasileva, classe 1986, si è rivelata una solista di grande levatura artistica, in quanto ha affrontato con acceso cipiglio e assoluta padronanza tutte le difficoltà tecniche annidate nell'ardua partitura: doppie corde, glissando, salti intervallari bruschi, trilli e staccati. La sua versatilità e musicalità d'alta scuola le hanno consentito un'esecuzione impeccabile, dalla quale spiccava anche un'eufonica bellezza ed un nitore cristallino dei suoni che ha lasciato stupefatti tutti gli ascoltatori presenti. Assoluta nonchalance e nobilissima sprezzatura sono state le peculiari caratteristiche di un'interpretazione oramai davvero rara da udire nei nostri teatri, tanto rara da strappare vere e proprie salve di calorosi ed entusiasti applausi al competente pubblico convenuto.
Nella seconda parte del programma, l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Turchia, diretta egregiamente dal maestro Cem Mansur, non solo ha confermato le sue pregevoli doti già facilmente intuibili fin dalla prima parte, ma è riuscita a crescere ancor più nella sua resa fonica qualitativa esibendo un amalgama coloristico ed una tornitura delle frasi musicali di elevata cura e fattura. Scritti da Modest Musorgskij nel 1874 i Quadri di un'esposizione furono realizzati come una vera e propria suite per pianoforte attraverso la quale il compositore avrebbe voluto descrivere un'esposizione organizzata intorno all'opera dell'architetto Victor Hartmann, caro suo amico morto l'anno precedente. Di tale spartito nel 1922 l'estroso Maurice Ravel curò una splendida versione per orchestra (eseguita per la prima volta nel 1929) che è considerata la migliore in assoluto ed è quella entrata oramai a pieno titolo nel repertorio concertistico internazionale ed anche quella eseguita in modo più che egregio dalla luminosa e valorosa compagine turca ieri sera, all'interno delle splendide vestigia del monumento siciliano.
Giovanni Pasqualino
13/8/2014
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