RECENSIONI
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direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 


 

45° Festival della Valle d'Itria

Il matrimonio segreto

Si sa quale gioiello sia Il matrimonio segreto di Cimarosa. Un vero peccato che ancor oggi sia titolo da Festival quando dovrebbe far parte del repertorio di ogni teatro che si rispetti, e forse il problema risiede proprio in ciò. L'allestimento di Pier Luigi Pizzi, questa volta, è stato più attendibile, con un impianto e un piglio moderno che consentiva agli artisti una recitazione naturale. Poi c'erano dei gesti risaputi, scontati, ecc., ma il tutto era vivace.

Il gesto del pur giovanissimo maestro Michele Spotti era quello giusto, così come il ritmo e la dinamica, ma va detto ancora una volta che l'Orchestra del Petruzzelli è brava e volenterosa a dispetto di una qualità timbrica modesta soprattutto nel settore degli archi, percepibile già dall'inizio dell'incantevole sinfonia.

I sei interpreti hanno delle parti magnifiche ma tutt'altro che facili. Direi che la prestazione più completa veniva dall'Elisetta di Maria Laura Iacobellis, che ‘una tantum' aveva diritto alla sua difficile aria del secondo atto. Benedetta Torre aveva il fisico ideale per Carolina, e forse anche la voce, ma deve lavorare sull'emissione degli acuti. Ana Victoria Pitts era una Fidalma molto erotica e quasi ninfomaniaca con una voce interessante che mostrava il meglio dopo una versione non molto soddisfacente della sua aria (i gravi non erano nè facili nè belli). Tra i signori Alasdair Kent era un Paolino con una vocina adatta forse ad altro tipo di ruoli e dei problemi non trascurabili – l'avvenenza fisica non serve a far dimenticare tutto benché ce lo servissero per quanto possibile in mutande sexy, petto nudo e pantaloni molto aderenti; la sua fantastica aria passava, nel migliore dei casi, inosservata. Vittorio Prato era un buon conte Robinson, alquanto sguaiato nell'interpretazione, e cantava bene con una voce modesta ma piacevole. Bene anche Marco Filippo Romano, ottimo comico e cantante anche se lo ricordavo con più volume e soprattutti dei gravi più sonori. Molto pubblico, parecchio soddisfatto.

Jorge Binaghi

7/8/2019

La foto del servizio è di Paolo Conserva.