RECENSIONI
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direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 


 

Coppelia

al Teatro Massimo Bellini di Catania

 

Coppélia ou la fille aux jeux d'émail venne rappresentata per la prima volta all'Opéra di Parigi il 25 maggio del 1870. Il libretto era di Charles Nuittier e Arthur Saint-Léon, che ne firmò anche la coreografia, per la musica di Léo Délibes. Protagonista fu la straordinaria ma sfortunatissima ballerina italiana sedicenne Giuseppina Bozzacchi che, dopo aver interpretato con immenso successo per ben diciotto volte Swanilda si ammalerà durante l'assedio di Parigi e morirà poco dopo. La vicenda, ispirata alla celebre novella Der Sandmann (Il mago della sabbia) di Ernest Theodor Amadeus Hoffmann è ambientata nella bottega fantastica dello stregone Coppélius. In tale inquietante laboratorio avviene la sostituzione della donna in carne ed ossa con la bambola dagli occhi di vetro, nel clima quasi onirico e surreale di un villaggio che si unisce e aggrega attorno ad una simbolica campana che scandisce sia le ore liete che quelle tristi della vita umana.

Martedì 11 novembre (Turno A), al Teatro Massimo Bellini di Catania ha avuto luogo la rappresentazione dello storico balletto ad opera della Compagnia Balletto Classico Cosi-Stefanescu con il valido supporto dell'orchestra e dei tecnici del nostro teatro.

La compagine di danzatori ha saputo cogliere e rendere palpabile al pubblico convenuto, l'atmosfera fiabesca e fantastica di cui è ammantata la storia. Particolarmente vive e coinvolgenti ci sono parse le coreografie ideate da Marinel Stefanescu, atte a sottolineare con forza gli aspetti perturbanti da un lato ma assai suggestivi e qualche volta umoristici dall'altro. Bianca Assad ci è parsa una Swanilda di alta classe, tecnicamente non eccezionale ma efficiente e ben strutturata in ogni particolare rendimento corporeo. Altrettanto solida e di sicuro impatto emotivo anche la prova offerta da Rezart Stafa, un Franz morbido e flessuoso ma nello stesso tempo molto atletico e vigoroso, dalla falcata ampia e dal tono muscolare sempre pronto ed efficiente. Di buon livello anche le performances offerte da Alexandr Serov (Coppelius) e Martina Fassari (Coppelia) e dagli automi di Coppelius: Arlecchino (Eva Rancinelli), Cinesine (Giulia Vinario e Federica Vinario), Colombina (Michela mazzoni), Scozzese (Adriana Dornio), Spagnola (Ester Ferrini), Soldatino (Shuntaro Ifuku). Deliziose e gradevoli le scene, i costumi e le luci di Marinel Stefanescu. Corretta e di buon gusto si è rivelata l'esecuzione della musiche da parte dell'orchestra del nostro teatro diretta con equilibrio e sobrietà da Stefano Salvatori.

Giovanni Pasqualino

12/11/2014

La foto del servizio è di Giacomo Orlando.