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              Carlo Schmidl 
              nell'80°anniversario della morte  
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              Quest'anno ricorre l'ottantesimo anniversario della morte di Carlo Schmidl, l'appassionato storiografo della musica, editore, collezionista d'arte e di strumenti musicali nato a Trieste il 7 ottobre del 1859. Egli era in certo qual modo figlio d'arte in quanto suo padre Antonio, che era nato a Budapest il 19 gennaio del 1814 e poi si era trasferito per motivi di lavoro nella città friulana (sarà direttore di una banca e morirà nel 1880), era stato un buon compositore e direttore di banda. Con il genitore approfondì le sue conoscenze di teoria musicale, applicandosi con passione allo studio del violino e della composizione.  
              Dopo avere assolto anche i primi studi scolastici, cominciò appena tredicenne a lavorare come copista e commesso presso il negozio di musica denominato Fondaco Vicentini, emporio che era stato aperto a Trieste il 16 novembre del 1813 da Domenico Del Maschio di Vicenza, detto appunto il Vicentino. Tale importante attività verrà rilevata dallo stesso Schmidl nel 1889 e diventerà più tardi lo stabilimento musicale Carl Schmidl & Co., che continuerà la sua attività fino alla morte del fondatore.  
              La sua attività imprenditoriale e di commercio in campo musicale lo portò a rilevare nel 1903 le edizioni Mozarthaus di Vienna, le edizioni C. Baldin di Milano nel 1913, le edizioni A. Puccio di Milano nel 1914 e lo stabilimento R. Maurri di Firenze nel 1923. Come editore curò la pubblicazione di opere di valenti compositori antichi e soprattutto moderni, fra i quali spiccano Antonio Smareglia, Ottorino Respighi e Ferruccio Busoni.  
              Carlo Shmidl fu anche un organizzatore e promotore di concerti presentando a Trieste grandissimi artisti dell'epoca fra la fine dell'800 e i primi decenni del 900. Nel Carnevale del 1889-90 fu l'ideatore e primo editore del Concorso per la “Canzonetta popolare triestina”, che fino allo scoppio della Grande Guerra contribuì non poco a tenere vivo il sentimento nazionale. Inoltre raccolse edizioni musicali d'ogni epoca, libretti d'opera, periodici, autografi musicali, medaglie, strumenti musicali antichi e moderni, ritratti di compositori e vari altri importanti cimeli storici che lasciò al Municipio di Trieste affinché venissero annessi al Museo del Teatro Giuseppe Verdi di Trieste, di cui egli stesso all'inizio fu tutore e curatore.  
              Fra le sue importanti pubblicazioni vanno ricordate  Il Dizionario universale dei musicisti. 2 voll.  (Ricordi, I ed. 1887-1890; Sonzogno II ed. 1928-1929, suppl, ivi, 1938), ancor oggi pregiato e valido strumento di consultazione biografica e storiografica. Robert Schumann. La sua vita e le sue opere  (Trieste 1890).  G. S. Mayr, Cenni biografici su Mayr e l'importanza della sua opera Ginevra di Scozia (Trieste 1901).  
              L'instancabile e appassionato Carlo Shmidl, dopo una vita dedicata interamente alla musica, morì nella sua amata Trieste il 7 ottobre del 1943, assistito dalla moglie Anastasia Serra (pseudonimo di Nelia Fabretto), l'entusiasta collaboratrice delle sue molteplici e instancabili attività musicali e culturali.  
              Giovanni Pasqualino 
              9/10/2023 
                
                
                
                
                              
                
                
                
                
                
                
                
                
                
                
                
                
                
                
                
                
                
                
                
                
                
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