RECENSIONI
-

_ HOMEPAGE_ | _CHI_SIAMO_ | _LIRICA_ | _PROSA_ | _RECENSIONI_| CONCERTI | BALLETTI_|_LINKS_| CONTATTI

direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 


 

Il duo Yoon-Hee Kim / Luca Monti

per la prima volta a Roma

Scrollatasi di dosso le vesti di enfant prodige, etichetta che a volte può risultare riduttiva e scomoda, la violinista austro-coreana Yoon-Hee Kim si è presentata come un'artista pienamente matura in occasione di una serata organizzata dall'Istituto Austriaco di Cultura di Roma. Per la sua prima esibizione italiana, in duo con il pianista Luca Monti, ha scelto un programma particolarmente vario e impegnativo. La Sonata in sol minore di Tartini, detta Il trillo del diavolo, al di là dell'aneddotica sulfurea che si porta dietro, mostra i caratteri peculiari del compositore di Pirano, quella unione di virtuosismo e inclinazione poetica che innerva il suo stile. Nella lettura di Yoon-Hee Kim la tecnica non è mai fine a se stessa, ma si coniuga a una comprensione profonda della partitura.

Medesimo discorso per la Sonata n. 2 in sol maggiore di Grieg. La sintonia con il pianoforte è ammirevole, il rapporto con questa musica idiomatico nel senso più alto del termine. Ne scaturisce un'esecuzione estremamente viva e dinamica, colma di immediatezza e di passione, emotivamente coinvolgente. Dopo la pausa il cimento della Sonata n. 3 in re minore di Ysaÿe, risolto con magistero tecnico e ricchezza di suono. Concludeva il concerto la magnifica Sonata n. 3, nella quale Brahms declina la più intima affettività all'interno di una solida cornice formale. L'esecuzione coglie perfettamente il tono confidenziale del dettato brahmsiano, l'inconfondibile Stimmung del compositore tedesco.

Toccante l'interpretazione di Vocalise op. 34 n. 14 di Rachmaninov, scelta come bis, densa di struggente lirismo. Un brano che racchiude l'anima autentica della vocalità russa, nella sua declinazione più elegante e idealizzata. Per l'occasione erano presenti alla serata l'Ambasciatore della Repubblica di Corea Jong-hyun Choi, ospite d'onore, insieme all'Ambasciatore d'Austria Rene Pollitzer.

Riccardo Cenci

2/5/2018