RECENSIONI
-

_ HOMEPAGE_ | _CHI_SIAMO_ | _LIRICA_ | _PROSA_ | _RECENSIONI_| CONCERTI | BALLETTI_|_LINKS_| CONTATTI

direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 

 

Il soffio di Partenope

il flauto a Napoli nel XVIII secolo

L'ottavo Festival Internazionale del Val di Noto “Magie Barocche”, che durerà fino al prossimo 30 novembre, è proseguito a Catania nel salone delle feste di Palazzo Biscari sabato 27 con il concerto Il soffio di Partenope: il flauto a Napoli nel XVIII secolo. Protagonista della serata è stato l'Ensemble Barocco di Napoli formato da Tommaso Rossi (flauto dolce e traversiere), Giovanni Battista Graziadio (flauto dolce e fagotto), Marco Ceccato (violoncello) e Andrea Buccarella (clavicembalo).

Il validissimo gruppo musicale ha inteso proporre un ghiotto programma che presentava composizioni per flauti e basso continuo della Napoli del 1700, la città che in quel periodo assieme a Venezia era considerata la capitale della musica e del bel canto, tanto che lo storico e scrittore Jean Pierre Grosley annotava nel suo volume del 1764 Observations sur l'Italie et les italiens: «Già nelle prime città che si incontrano in Lombardia si trova un gusto deciso per la musica. Tutti suonano il violino, e perfino i servizi religiosi nelle piccole chiese dei villaggi diventano un concerto con le voci che si armonizzano a seconda delle capacità e con l'organo che con i suoni pieni e sostenuti fa da basso a tutte queste parti. Più si penetra nel paese, e più il gusto pare farsi vivace tanto che […] l'Italia potrebbe essere paragonata a un diapason di cui Napoli tiene l'ottava»

Le composizioni eseguite sono state nell'ordine: Tarantella di autore Anonimo; Sonata VII in re minore per flauto e basso continuo di Leonardo Leo; due Sonate per cembalo di Alessandro Scarlatti K 208 e K 209; Sonata a Flauto solo di Nicola Fiorenza; Sonata IV in la minore per flauto dolce e basso continuo (1724) di Francesco Mancini; Sonata in do maggiore per violoncello e basso continuo di Francesco Paolo Supriano; Sonata II in sol maggiore per flauto traverso e basso continuo di Francesco Ricupero; Trio in sol minore per due flauti e basso di Cherubino Coreno.

L'Ensemble Barocco di Napoli ha eseguito ogni singolo brano con estrema perizia e raffinatezza, mettendo in campo precisione negli attacchi, eleganza nella conduzione delle parti, chiarezza e cristallinità di suoni e soprattutto alto spirito di coesione, deliziando il folto pubblico etneo presente. Quest'ultimo ha tributato partecipati e calorosi applausi alla compagine orchestrale che ha voluto ricambiare l'entusiasmo con l'esecuzione del brano La follia di Andrea Falconiero.

Giovanni Pasqualino

30/10/2018