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Dalla colpa alla redenzione:

Riscatto di Melo Freni

Melo Freni

Nell'ambito dell'attività didattica del corso magistrale di Letteratura Teatrale, tenuto dalla Prof.ssa Rita Verdirame, presso la Facoltà di Lettere dell'Università degli Studi di Catania, si è svolto il 26 marzo 2014 un incontro con il giornalista e scrittore Melo Freni.

Carmelo Freni, detto Melo, siciliano d'origine (Barcellona Pozzo di Gotto, 1934), dopo la laurea in Giurisprudenza e dopo un breve esercizio della professione forense, entrò alla RAI come giornalista, prima alla redazione di Palermo e quindi a Roma dove, per 35 anni, è stato redattore culturale e poi redattore capo presso la redazione del TG1. In letteratura ha esordito nel 1965 con i versi de Il senso delle cose, presentato da Leonardo Sciascia, continuando a fare poesia e pubblicando Morire a Palermo, Dolce terra promessa, Amore e logos, Dopo l'allegria, nel 2000.

Del 1980 è il romanzo La famiglia Ceravolo, da cui è stato tratto un film prodotto da Raitre, diretto dallo scrittore. A questo seguono Marta d'Elicona (Editori Riuniti, 1987, poi Sellerio); in seguito Il giardino di Hamdis, (Sellerio, 1992); Verso la vacanza. La morte di Sciascia, (1990); Severino e il cardinale, (2006); e ancora Caro Luigi - Lettere dalla Sicilia, (con Luigi Lombardi Satriani, 2009) e Sulle tracce del giorno - Un giallo in Sicilia . Di grande rilevanza il saggio Leggere "Il Gattopardo", (Dario Flaccovio Editore, 2009), indispensabile per risalire alle ragioni storiche e alle considerazioni che determinarono la stesura del romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

L'ultimo romanzo di Melo Freni, Riscatto, racconta di Genni, un giovane siciliano, coinvolto, involontariamente, in una storia di violenza e di morte e che si ritrova a dovere scontare la pena dell'ergastolo. Durante i trenta anni della sua permanenza in carcere, prima di ottenere la grazia dal Presidente della Repubblica, Genni, aiutato dalla benevolenza di vari personaggi, matura il desiderio di riscattare la sua vita. Libero dal carcere, si reca come volontario in Kenia e qui si dedica agli altri con un amore che lo porterà a donare la sua vita fino al martirio. Lo scrittore ha spiegato la visione cristiana che sottende alla vicenda; ha evidenziato, inoltre, l'originalità del romanzo nel narrare i fatti accaduti al protagonista anche dopo la redenzione, il modo in cui questi ha espiato la sua colpa.

Durante questo incontro l'autore ha chiarito alcuni punti in merito alla genesi dei suoi lavori letterari, illustrando il suo personale modo di scrivere e l'origine dei temi trattati, nonché l'importanza di un uso adeguato delle parole, dovuto alla sua formazione giornalistica.

Si è trattato, infine, del rapporto tra letteratura e cinema, in particolare della trasposizione cinematografica del Gattopardo di Tomasi di Lampedusa; in questa occasione Melo Freni ha esposto alcune sue tesi in merito al film di Luchino Visconti, tesi che aveva esposte nel suo saggio Leggere il Gattopardo, coinvolgendo gli intervenuti in un interessante e proficuo dibattito.

Sonia Nicotra

11/4/2014