Concerto di Gino Paoli e Danilo Rea
in piazza dell'Università a Catania
Una splendida sera estiva siciliana, quella del 12 luglio scorso, resa ancor più soave da un cielo punteggiato di nitide stelle, con l'aria densa di effluvi di zagara e profumi marini, con il suggestivo background della facciata dell'Università di Catania come cornice, ha visto nella magica piazza antistante, l'esibizione del celebre e celebrato cantautore genovese Gino Paoli, accompagnato al pianoforte da Danilo Rea.
Il concerto è stato preceduto da una breve presentazione del Sovrintendente Roberto Grossi, che ha anche annunciato i prossimi eventi in programmazione della rassegna “Bellini notti d'estate” portata avanti dal Teatro Massimo Bellini di Catania e che vedrà la messa in scena al Teatro Antico di Taormina dell'opera Traviata di Giuseppe Verdi (16 – 19 e 21 luglio) in collaborazione con il Teatro Massimo di Palermo; il concerto di Rick Wakeman, sempre al Teatro Antico di Taormina e la messa in scena dell'opera Norma di Vincenzo Bellini al Teatro Geco – Romano di Catania (31 luglio e 23, 25 e 27 settembre).
L'artista, sicuramente una delle colonne della canzone italiana degli ultimi cinquant'anni, ha fatto ripercorrere al foltissimo pubblico intervenuto l'intera sua produzione, con qualche omaggio alla memoria di altri suoi stimati colleghi oramai passati a miglior vita come Fabrizio De Andrè, Bruno Lauzi, Umberto Bindi, Luigi Tenco e anche ad alcuni motivi famosi della canzone napoletana.
Fin dagli anni Sessanta il cantautore ha dato vita ad un genere musicale che si è contraddistinto come una specie di rivoluzione, pieno di una carica di originalità e anticonformismo che non tardò ad ispirare tanti giovani del suo tempo. Paoli intraprese uno stile interpretativo e compositivo dove dominava la casualità come via di demistificazione della tradizionale forma-canzone, rivolgendosi a ritmi più semplici, genuini, umani, confidenziali, sia nei confronti della musica che della vita.
Abbiamo riascoltato con profonda emozione, partecipazione e malinconia alcune sue splendide creazioni come La gatta, Sassi, Senza fine, Il cielo in una stanza, Sapore di sale, che ci hanno riportato nostalgicamente nel lontano spazio-tempo della nostra fanciullezza. Omaggio significativo del cantante è stato quello portato alla canzone napoletana d'autore, esibendosi in Reginella, Passione, O' Sole mio, facendo anche una piccola incursione nel melodramma italiano intonando, in apertura dell'esibizione, l'aria Una furtiva lacrima dall'opera L'Elisir d'amore di Gaetano Donizetti.
Ad accompagnare la voce di Gino Paoli con accurata perizia tecnica e grande musicalità è stato il pianista Danilo Rea, che ha messo in campo un sound ed uno swing dai quali affiorava estrema originalità e non comune creatività nella conduzione armonica: ben sottolineati e ben amalgamati i passaggi tra le varie tonalità. Ampia e variegata risultava anche la tavolozza timbrica utilizzata dal valente strumentista.
Acclamato a gran voce dal pubblico etneo, Gino Paoli ha offerto due encores tratti dal suo vasto repertorio.
Giovanni Pasqualino
12/7/2016 La foto del servizio è di Giacomo Orlando.
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