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Un inusuale Pirandello al teatro Stabile di Catania

Come tu mi vuoi

 

Da venerdì 20 a domenica 29 gennaio sul palcoscenico del Teatro Stabile di Catania, andrà in scena un'opera pirandelliana poco rappresentata e di non semplice interpretazione: Come tu mi vuoi.

Il Teatro Stabile di Catania, il Teatro della Toscana e il teatro Sannazzaro collaborano per produrre una rappresentazione in tre atti che manifesta punti di unicità già a partire dall'ambientazione, il primo atto infatti è ambientato a Berlino, fatto più unico che raro dato che le opere del maestro agrigentino si svolgono quasi sempre in territorio nostrano.

Il consueto tema dell'incertezza sull'identità dell'individuo è qui ampliato e reso ancora più ostico già a partire dal nome della protagonista: l'Ignota. La protagonista dell'opera, interpretata da Lucia Lavia, sembra essere alla ricerca di una dimensione di equilibrio attraverso gli altri: per alcuni il suo nome è Elma, per altri invece è la signora Lucia Pieri. Alcuni potrebbero vedere in questa donna una truffatrice desiderosa di trarre vantaggio dall'incertezza nata in chi pensa di conoscerla, altri invece una donna vogliosa di rifarsi una vita ed essere il più possibile perfetta, secondo l'idea che di lei gli altri hanno.

Un'opera di difficile rappresentazione, dunque, le cui soluzioni sono state definite dal regista Luca De Fusco eccentriche: tale eccentricità però non stona, come spesso accade, ma anzi enfatizza il dramma esistenziale vissuto dalla protagonista. Un esempio di innovazione ben riuscita sono le proiezioni di Alessandro Papa che accompagnano con immagini la “danza” della protagonista, il cui stato di confusione viene trasmesso anche attraverso il gioco di luci creato da Gigi Saccomandi, capace di accompagnare i movimenti sia fisici sia mentali dell'Ignota.

Le musiche di Ran Bagno, in unione alle scene e ai costumi di Marta Crisoli Malatesta, accompagnano i movimenti coreografici pensati dalla Vertigo Dance Company di Noa e Rina Wertheim: tale sinergia, specialmente nel primo atto, riesce a catapultarci rapidamente nel mondo dell'Ignota che “vive immersa nel vino e distingue poco i confini tra realtà, sogno, immaginazione, ricordi”.

Gli attori interpretano i personaggi con successo, rappresentando i turbamenti delle passioni in maniera convincente e senza esagerazioni. Questi gli interpreti con i relativi personaggi: Lucia Lavia (L'ignota), Francesco Biscione (Salter), Alessandra Pacifico (Mop/demente), Paride Cicirello (Boffi), Nicola Costa (un giovane/dottore), Alessandro Balletta (Un giovane/Masperi), Alessandra Costanzo (Zia Lena), Bruno Torrisi (Zio Salesio), Pierluigi Corallo (Bruno Pieri) e Isabella Giacobbe (Ines).

In definitiva, l'adattamento di Gianni Garrera e Luca De Fusco riesce ad offrire uno spettacolo rispettoso dell'idea guida dell'opera, uno spettacolo moderno e attuale ma allo stesso tempo capace di mantenersi in armonia con un'opera scritta nel 1929.

Il pubblico ha applaudito con convinzione sia la messa in scena che gli interpreti.

Antonio Pasqualino

23/1/2023

La foto del servizio è di Antonio Parrinello.