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La lanterna magica

di Alessandro Cazzato

La casa editrice Zecchini di Varese ha pubblicato da appena qualche mese un'interessante e stimolante raccolta di articoli e saggi brevi di Alessandro Cazzato dal titolo La lanterna magica. Percorsi tra musica e letteratura da Euripide a Stravinskij. L'illuminante e brillante prefazione di Alessandra Montali chiarisce subito qual è l'intento precipuo del volume: «Il fil rouge, la linea che relaziona profondamente l'insieme eterogeno dei saggi qui presentati, è infatti quella del rapporto tra parola e musica. La coesistenza ed equiparazione dei due ambiti ci porta, in prima istanza, a riflettere sul fatto che la possibilità di un rapporto, di una relazione e dunque di un dialogo tra due campi debba avere sempre come premessa la condivisione di un linguaggio comune, sia esso di tipo verbale-sintattico o puramente simbolico». Da questa premessa l'approccio critico proposto al lettore onde meglio catalogare e delimitare gli ambiti di valutazione è quello codificato dallo studioso Steven Paul Scher nel suo Literatur und Musik: Ein Handbuch zur Theorie und Praxis eines Komparistichen Grenzebietes, cioè la tripartizione in: 1) musica nella letteratura, che può comprendere sia l'analisi degli aspetti musicali del parlato, sia la descrizione della musica in ambito letterario; 2) musica e letteratura nelle loro possibili combinazioni, specialmente legate alla musica vocale; 3)letteratura nella musica, soprattutto nel caso della musica strumentale associata ad un contenuto letterario, come la musica a programma. Tre settori che definiscono al meglio i diversi livelli di interazione fra il linguaggio semantico della lingua e quello asemantico della musica pura.

Così Alessandro Cazzato, con uno stile scorrevole, chiaro e fluido riesce a fornire delle letture articolate ed originali di vari punti nodali della storia della musica, punti nei quali l'integrazione fra musica e parola, oppure la spiegazione della parola attraverso la musicalità dei suoi aspetti fonici, oppure ancora la spiegazione della musica attraverso l'icasticità dei suoi aspetti onomatopeici e referenziali diventa disperata esigenza di far collimare due linguaggi che ahimè agiscono sempre su due livelli non solo differenti ma assolutamente incomparabili per la loro esclusività, poiché significante e significato di entrambi rimandano a diverse dimensioni di comunicazione.

Il libro raccoglie ben 35 articoli-saggi che spaziano dal mito di Orfeo a Nerone, da Claudio Monteverdi a Johann Sebastian Bach, da Giuseppe Tartini a Wolfgang Amadeus Mozart. La storia della musica si intreccia alla filosofia e all'estetica ne “Il sogno di Wackenroder e la catarsi romantica”, “Beethoven e il pensiero di Kant”, “Beethoven e Goethe. Il titanismo nell'arte”. Sull'intrecciato rapporto fra letteratura e musica si sviluppano invece: “Giacomo Leopardi e la musica”, “Quel misero violino di Flaubert”, “Heine, Paganini e il violino vampiro”, “Margherite, violette e camelie da Dumas a Verdi”, “Zurigo, 1856. Richard Wagner e Francesco De Santis”, “L'anima musicale di Antonio Fogazzaro”, “Giovanni Pascoli e il canto delle cicale”, “La formula della fuga in Saba”, “I paesaggi sonori in Italo Calvino”.

Musica e letteratura che si intrecciano e districano in un dinamismo nel quale l'una si riversa nell'altra per poi ritrarsi e nuovamente riconfluire in un moto che aspira alla comprensione e all'esplicitazione dell'assoluto tramite il mistero dell'arte.

Giovanni Pasqualino

1/6/2016