Il mondo di Giuseppe Tartini:
maestri, amici e rivali
Giovedì 14 dicembre, al Teatro Machiavelli di Palazzo San Giuliano a Catania, ha avuto luogo un concerto dedicato a Il mondo di Giuseppe Tartini: maestri, amici e rivali. Con la perfomance gli esecutori hanno voluto offrire al pubblico una visione quanto mai ad ampio spettro dell'evoluzione dell'arte violinistica fra il XVII e XVIII secolo, affrontando composizioni di Arcangelo Corelli, Antonio Vivaldi, Antonio Vandini, Giuseppe Tartini e Francesco Maria Veracini.
Così l'ensemble L'arte dell'arco, costituita da Federico Guglielmo (violino), Francesco Galligioni (violoncello), Roberto Loreggian (clavicembalo) e Diego Cantalupi (tiorba), ha dato vita a una ricognizione artistica fra i nomi più significativi di compositori italiani che hanno segnato la storia di un percorso che, tramite il suo progressivo sviluppo e crescita, troverà il suo esito finale e il suo acme in quel fenomeno assoluto di potenza tecnica e innovazione stilistica che risponderà al nome di Niccolò Paganini.
La magnifica compagine cameristica ha espresso al meglio la sua concezione estetica, dalla quale emanava una preparazione puntuale e coscienziosa, una pulizia ed eleganza di sonorità strabilianti, una fusione e omogeneità ritmica di grande afflato sinergico, e soprattutto una visione complessiva delle strutture musicali ricreate assolutamente coerente con la concezione barocca dell'evento musicale, all'interno del quale manca quel compiacimento plateale all'estroversione del suono tipicamente romantico, per invece al contrario accentuarne l'orientamento verso un' introversione e meditazione quasi atemporale degli squarci sonori, mai ostentati ma sempre introiettati.
Così è stata eseguita la Sonata in re maggiore per violino e basso continuo op. 5 n. 1 di Arcangelo Corelli, nella versione con le ornamentazioni originali di Giuseppe Tartini; la Sonata in do maggiore «a violoncello solo» e basso di Antonio Vandini; il Concerto in re maggiore per violino, archi e basso continuo op. 3 n. 9 di Antonio Vivaldi nella trascrizione per cembalo solo di Johann Sebastian Bach, BWV 972; la Sonata in re minore per violino e basso continuo op. 2 n. 12 di Francesco Maria Veracini; la Sonata in la maggiore Pastorale, per violino «discordato» e basso continuo op. 1 n. 13 (B.A 16) di Giuseppe Tartini, e dello stesso compositore l'Arte dell'Arco: Variazioni composte sopra alla più bella Gavotta del Corelli, opera V per violino e basso.
La splendida serata, che ha registrato l'afflusso di un pubblico competente e raffinato nonché la richiesta di un bis, cui gli artisti hanno risposto tornando a eseguire l'ultimo movimento della Pastorale di Tartini, faceva parte del cartellone proposto dal 7° Festival Internazionale del Val di Noto “Magie Barocche”, presieduto dal Prof. Antonino Marcellino con la direzione artistica di Michele Gasbarro.
Giovanni Pasqualino
16/12/2017
La foto del servizio è di Gattopino.