RECENSIONI
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direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 


 

L'esaltazione di Mardocheo di Giuseppe Geremia

per il 5° Festival Internazionale del Val di Noto Magie Barocche

Giuseppe Geremia nacque a Catania il 19 novembre del 1732 e studiò presso il Conservatorio S. Maria di Loreto, sotto la guida di Francesco Durante. Nel 1773 Monsignor Corrado Maria Deodato, capo della diocesi etnea dal 10 maggio 1773 al 21 ottobre 1813 invitò il compositore, che risiedeva a Napoli, dove godeva di non poca stima e considerazione, a ricoprire l'incarico di maestro di cappella della Cattedrale. Geremia aveva al suo attivo molta musica religiosa e già l'oratorio Tobia, commissionato dalla Confraternita della Buona Morte sin da quando risiedeva a Napoli era stato rappresentato a Catania con successo nella chiesa di S. Orsola nel 1759. Un catalogo delle composizioni sacre del valente musicista, che morirà a Catania nel 1814, venne stilato dal solerte storico locale Guglielmo Policastro nel suo prezioso volume Catania del 700 e fra esse riporta L'esaltazione di Mardocheo, Componimento per musica a quattro voci e più strumenti, eseguita in occasione della solenne festa del Santo Chiodo (che ricorre il 14 settembre) del 1776.

Proprio quest'ultima composizione, della quale una copia manoscritta si trova presso il Museo Civico Belliniano di Catania, dopo circa duecentoquarant'anni dal suo debutto, è stata riproposta il 14 settembre del 2015 nella stessa Chiesa di San Nicolò L'Arena che la ebbe a battesimo, diretta presumibilmente dal medesimo Geremia che ne aveva composto la musica sul testo redatto dal reverendo Raimondo Platania. Lo splendido Oratorio è stato trascritto in edizione moderna da Salvatore Maugeri ed è stata revisionato, con aggiunte di parti strumentali, come il fagotto e i timpani, da Flavio Colusso, direttore della performance.

Al maestro Antonio Marcellino, infaticabile direttore artistico del Festival Internazionale del Val di Noto Magie Barocche va il merito di avere inserito questo magnifico concerto all'interno della 5ª edizione della prestigiosa rassegna che vede fra i suoi promotori il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il Coordinamento Comuni UNESCO della Sicilia, l'università degli Studi di Catania, l'università degli Studi di Messina, il Roma Festival Barocco, La Fondazione Pietà dei Turchini, L'Italia Festival Barocco di Kiev.

L'esecuzione de L'esaltazione di Mardocheo di lunedì 14 settembre 2015, condotta con estrema cura e alta professionalità dal maestro Flavio Colusso, ha evidenziato il suo eccellente valore artistico fin dalla Sinfonia d'introduzione, che esibiva una fantasia creativa melodica originale ed una spiccata capacità di concezione ed elaborazione armonica, oltre che una ben congegnata conduzione e distribuzione delle parti, sicuramente non comune, neanche nell'ambito della stessa prestigiosa Scuola Musicale Napoletana dell'epoca.

Il soprano Maria Chiara Chizzoni ha donato a Mardocheo una voce calda, densa e pastosa, adatta alla prestanza morale del personaggio. Paola Cigna è stata un'Amaltea piena di dolcezza ed amorevole comprensione per le scelte etiche del consorte, di cui intenderà condividerne il destino fino alle estreme conseguenze. Il contraltista Antonio Giovannini (Alimano) ha sfoderato una vocalità compatta ma nello stesso tempo duttile e dallo smalto lucente. Elena Cecchi Fedi ha interpretato Abimelecco con morbida pastosità espressiva. Lineare e terso l'intervento di Arianna Miceli (Licenza). L'ensemble Seicentonovecento si è rivelata una compagine di agguerriti strumentisti, mentre il coro è stato preparato e diretto con impegno e cura da Walter Testolin.

La serata, introdotta da una breve prolusione di Don Gaetano Zito e del maestro Antonino Marcellino, ha alla fine riscosso calorosi consensi dal foltissimo pubblico convenuto, al punto che è stato riproposto un graditissimo bis.

Giovanni Pasqualino

16/9/2015

La foto del servizio è di Lookland.