RECENSIONI
-

_ HOMEPAGE_ | _CHI_SIAMO_ | _LIRICA_ | _PROSA_ | _RECENSIONI_| CONCERTI | BALLETTI_|_LINKS_| CONTATTI

direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 


Incontro con Matteo Musumeci alla S.C.A.M.

Lunedì 10 novembre 2014 ha avuto luogo nella sala delle cerimonie dell'hotel Katane Palace di Catania l'evento Incontro con l'autore: Matteo Musumeci, un musicista all'ombra del vulcano, nel corso del quale il professore Giuseppe Montemagno, presidente della S.C.A.M. (Società Catanese Amici della Musica) ha dialogato con il valente compositore onde poterne sviscerare l'iter biografico, artistico, culturale e creativo. Musumeci ha così spiegato al folto pubblico intervenuto come egli abbia avuto modo di iniziare a studiare il pianoforte all'età di dodici anni ed intrapreso a comporre verso i sedici anni, assecondando in un primo tempo la sua vena creativa, divenuta pian piano nel tempo una necessità impellente e coinvolgente dell'intera sua personalità. La svolta decisiva ed il successo sono poi arrivati nel 2001, quando il giovane musicista riuscì ad aggiudicarsi il secondo posto assoluto al concorso internazionale di composizione "Premio Bocelli": con il brano Resta qui, brano che venne incluso dal celebre tenore tra quelli di Cieli di Toscana, disco di platino dell'anno.

Negli anni successivi Matteo Musumeci ha potuto celebrare una carriera di alto livello: Aitna, la sua prima opera lirica in due atti, ha debuttato ad Ostrava, al Teatro Nazionale della Moravia-Slesia nel 2005 e la Suite sinfonica  da quest'ultima ricavata è già stata eseguita a Palermo ed a Messina; mentre la sua Prima Sinfonia, dal titolo Stormy time, sinfonia senza tempo, è stata tenuta a battesimo nel 2013 a Palermo, con l'Orchestra Sinfonica Siciliana, che altresì ha già commissionato un secondo componimento sinfonico, che debutterà nella prossima primavera 2015.

Il dialogo-intervista condotto con moderazione ed eleganza dal professore Giuseppe Montemagno ha poi proseguito e si è concluso con i progetti per il futuro del valente compositore catanese, al quale lo stato di Panama ha commissionato un'opera lirica per commemorare l'apertura di un secondo e più moderno canale. Poi la parola è passata alla musica e Musumeci ha deliziato il pubblico con alcune sue brevi creazioni pianistiche: Castagno dei Cento Cavalli, Tarantella e Per Claudia. A seguire ha avuto luogo l'esecuzione di due quartetti del maestro: Sud, quartetto per archi in la minore (Allegro, Molto adagio come una preghiera, Allegro) e Quartetto per archi n. 2 (Allegro, Allegro moderato quasi uno scherzo, Andante, Allegro) composizioni dalle quali si effondeva e sprigionava una sulfureità fisica, psichica ed emotiva degna di un figlio dell'Etna. La ricerca timbrica ed armonica in entrambi i quartetti veniva ad assumere connotati fortemente martellanti e tellurici, anche se spesso temperati e smussati da una distensione fonica, pressoché catartica, tendente alla melodia più pura, alla più trasparente estasi eufonica, quasi un'eco antica rimbalzante e rimbombante da millenari e lontani anfratti montani e silvestri.

Alessandro Cortese (violino), Marco Giuffrida (violino), Aldo Randazzo (viola) e Alessandro Longo (violoncello), tutti e quattro già strumentisti dell'orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania, hanno eseguito con estrema precisione ed affiatamento le due originali e significative creazioni del valente compositore etneo.

Giovanni Pasqualino

13/11/2014