Canzoncine spirituali e canti popolari natalizi
al Teatro Musco di Catania
Sabato 27 dicembre 2014 ha avuto luogo al Teatro Angelo Musco di Catania lo spettacolo Fermarono i cieli, comprendente l'esecuzione delle canzoncine spirituali di Natale di S. Alfonso Maria de Liguori e di Novene, Pastorali e canti popolari natalizi di Ambrogio Sparagna. L'interpretazione ed esecuzione dei brani è stata di Antonio Vasta (zampogna a paru e organetto), Francesca Incudine (percussioni e tamburelli), Erasmo Treglia (ciaramella, ghironda e violino), Ambrogio Sparagna (fisarmonica), Mario Incudine (chitarra e mandola). Le voci erano quelle di Peppe Servillo, Eleonora Bordonaro e Annarita Colajanni. Fra le canzoni eseguite: “Quante nascette ninno”, “Tu scendi dalle stelle”, “Fermarono i cieli” e tante altre.
Tutti gli artisti hanno mostrato di possedere una musicalità spiccata ed una particolare versatilità nell'interpretazione e resa del sound popolare tipico delle regioni meridionali italiane e della Sicilia, fra le quali si affacciavano anche virgulti tematici ed armonici delle minoranze etniche albanesi e griche. Così l'abilità tecnica-strumentale si è unita e fusa magistralmente con l'abilità vocale e ritmica, dando vita ad una performance che ha letteralmente coinvolto e travolto il numerosissimo pubblico presente nel parterre (si è registrato quasi il tutto esaurito). Il lavoro di paziente ricerca e di fruttuosa rielaborazione e rivitalizzazione armonico-modale delle novene e dei canti popolari natalizi si avvertiva chiaramente, anche perché mai discosta dalla sua originaria fonte melodica e tematica.
Perfino i testi, mantenendo la loro semplice religiosità popolaresca, riuscivano a far rivivere un Natale fatto sì di cose povere ed essenziali, ma vero ed autentico, a differenza dei moderni natali confezionati, luminosi, splendidi ma ingannevoli ed inautentici. I bravissimi e preparatissimi musicisti hanno dimostrato anche di essere degli ottimi comunicatori (eccellente Mario Incudine anche come narratore di Cunti) dimostrando sul campo che la buona musica si può fare con poco, purché si faccia con la passione e col cuore, e soprattutto che i bravi artisti sono quelli che hanno l'abilità di riuscire a esternare cose profonde nel modo più semplice e diretto.
Giovanni Pasqualino
28/12/2014
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