Günter Neuhold
dirige l'orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania
Concerto dal programma alquanto anomalo quello realizzato sabato 5 maggio (replica domenica 6) al Teatro Massimo Bellini di Catania, in quanto prevedeva l'Ouverture Leonore n. 3 in do maggiore op. 72b di Ludwig van Beethoven, il Concerto per pianoforte e archi (1979) di Al'fred Garrievic Šnitke, e la Sinfonia n. 2 in do maggiore op. 61 di Robert Schumann. Già lodata da Robert Schuman nella sua rivista Neue Zeitschrift für Musik l'Ouverture Leonore n. 3 (Beethoven ne scrisse ben quattro per il suo Fidelio ) è forse la più conosciuta anche se probabilmente la meno celebrata: lo stesso Schumann preferiva però la n. 2 che definiva “demoniaca”. L'avvincente partitura è stata eseguita con vigore e straripante umore dall'orchestra del nostro teatro guidata con piglio eroico e scattante da Günter Neuhold, il quale ci appariva a suo agio e in perfetta sintonia con l'animus della composizione.
È seguita l'esecuzione del Concerto per pianoforte e archi (1979) di Al'fred Garrievic Šnitke, l'inventore del polistilismo, nel quale si evidenziava come agguerrita solista Emma Schmidt. La suggestiva pagina offriva varie soluzione armoniche moderne e politonali che sicuramente si manifestavano gradevoli e piacevoli, mai inclini a certo cerebralismo avanguardistico che vanta il solo scopo di sfilacciare e fiaccare il tessuto strutturale del brano. La sicurezza tecnica e l'estrosa ricerca timbrica della brava pianista si confermava a pieno nell'offrire come encore al caloroso e plaudente pubblico presente nel parterre il brano Andalusa di Enrique Granados.
La prima esecuzione della seconda Sinfonia di Schumann avvenne alla Gewandhaus di Lipsia il 5 novembre 1846 sotto la direzione di Felix Mendellsohn. Anche in tale sinfonia, così come nella prima, le relazioni fra i temi sono simili, infatti il tema iniziale viene riproposto nella coda del primo e dell'ultimo movimento e anche alla fine dello Scherzo. Inoltre tutte e quattro i tempi della composizione portano le tracce dell'impegno elaborativo contrappuntistico dell'autore nella conduzione del suo sviluppo complessivo.
Nell'impegnativa pagina la direzione salda del maestro Neuhold si è avvalsa dell'impegno e della passione della nostra orchestra, che ha saputo calibrare e dosare al meglio l'espressività romantica e l'arabesco emotivo tracciato nel brano con maestria e fantasia dall'estroso e originale compositore tedesco.
Giovanni Pasqualino
7/5/2018
La foto del servizio è di Giacomo Orlando.
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