RECENSIONI
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direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 


 

Peralada

Fenomenali Otello e Iago

Il Festival Castel de Peralada presentava in quest'edizione come spettacolo lirico un nuova allestimento dell'Otello verdiano. Paco Azorín, responsabile anche delle notevoli scene, si schierava dalla parte di chi sostiene che vero protagonista del titolo è Iago, non senza eccessi, quasi un ‘voyeur' che guarda tutto e registra qua e là momenti scelti dell'azione; sopratutto però va considerata non riuscita la fine dell'atto terzo con una soluzione fuorviante rispetto alle parole ‘ecco il leone!' – qui sarebbe il vanesio Iago rivestito dal manto ‘regale' del Moro che, come no, si fa una bella foto. Molto buoni i costumi e le luci, ma anche il lavoro degli attori-demoni che seguono Iago e l'aiutano nelle sue nefandezze, oltre che utili a girare le scene.

Coro ed orchestra del Liceu di Barcellona erano soddisfacenti, soprattutto il primo, istruito da Conxita García, ma non memorabili, come non lo era neanche, pur sempre all'interno della correttezza, la direzione di Riccardo Frizza.

Trionfatori assoluti sul palcoscenico erano il protagonista di un Gregory Kunde quasi miracoloso, esattamente sette giorni dopo l'ultima recita scaligera dell'Otello rossiniano anche nel ruolo principale, che non sfuggiva da nessuna delle tantissime difficoltà della parte e le superava praticamente tutte – udite udite, ma anche l'antagonista di un Carlos Álvarez in piena forma dal punto di vista vocale e scenico, e peccato che non rischiasse le mezzevoci nel ‘sogno'. La Desdemona di Eva-Maria Westbroek, una cantante di classe, dimostrava purtroppo che la sua organizzazione vocale si trova in crisi, speriamo che non sia definitiva. Notabile il Cassio de Francisco Vas, buono il Rodrigo di Vicenç Esteve Madrid, corretti Mireia Pintó (Emilia) e Damián Del Castillo (Montano ed Eraldo), ma davvero insufficiente il Ludovico di Miguel Ángel Zapater. Bel successo di pubblico.

Jorge Binaghi

5/8/2015

La foto del servizio è di Toti Ferrer.