RECENSIONI
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direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 


 

Aspettando la Fondazione

The show must go on.

Lo canta con più veemenza (se si potesse) di Freddie Mercury, Ninni Panzera – mente storica e appassionata presenza del Comitato Taormina Arte di cui è, da sempre, il segretario generale e autentico “marine” per impegno e “resistenza” culturale. Solo che, a differenza del leader dei Queen, Panzera toglie e taglia la cifra della disperazione a favore di un ottimismo della volontà e della possibilità.

E annuncia una riapertura di sipario, oggi che si è appena chiuso, tutto sommato felicemente, quello su Taormina Filmfestival diretto da Tiziana Rocca che, nel 2016, consumerà il secondo anno del suo biennio da general manager. Ed è animato, Panzera, da una necessaria e sanissima hybris, perciò osa un piano d'azione (che ha a che fare con teatro, musica, arte e poesia tout court) non senza la ferma, lodevole complicità della “invencible armada” di Taoarte, “invisibile” e onnipresente. E non certo meno accesa di lui nell'aver dichiarato a suo tempo, apertis verbis, il suo manifesto programmatico e graficamente inequivocabile: SalviAMO Taoarte.

Non affitta praficae, il segretario di Taoarte: tragedia e melodramma su un presente difficilissimo che è ormai sulla bocca (e nelle tasche) di tutti non fanno per lui che, in netta controtendenza, si propone di coniugare il Comitato in un solo tempo: il futuro.

Aspettando la Fondazione.

(Sia detto tra parentesi ma non certo per sminuirne l'urgenza, il cronoprogramma per la trasformazione del Comitato in Fondazione prevede un primo step a luglio per la definizione dello statuto e l'assegnazione dei beni da conferire alla Fondazione e, in settembre, tutti i passaggi che ne riconoscano l'identità giuridica nonché la perizia ufficiale della stima dei beni, ecc. Commissario della Fondazione sarà Marcello Giacone).

•  Ma Aspettando Godot è solo il titolo di una commedia, Panzera.

“Il cammino verso la Fondazione è parallelo al nostro che punta fermamente sulla ripresa dell'identità storica di Taoarte che passa fisicamente per i suoi luoghi deputati, in testa il Teatro antico, che è simbolo di Taormina Arte e che è stato finora limitato da una massa indistinta di manifestazioni slegate se non in concorrenza. E per cui noi ci proponiamo una più ampia scansione temporale che abbiamo per questo chiamato Taormina 365. Scandirà diversi eventi d'intrattenimento che migliorino la qualità dell'offerta turistica”.

•  Entrando in medias res ?

“Innanzi tutto la ripresa del Sinopoli Festival – l'anno entrante ricorreranno 15 anni dalla morte del maestro – che ha 5 edizioni compiute e che, dall'anno entrante, vorremmo collocare nella tarda primavera, ossia l'ultima settimana di maggio. Pensiamo a 4 giorni, da giovedì a domenica, di appuntamenti musicali da realizzare in collaborazione con varie istituzioni culturali: Teatro Bellini di Catania, Eaoss di Palermo, Sinopoli Chamber Orchestra di Messina. I concerti saranno sul solco della tradizione romantica tanto amata dal maestro in grado di sollecitare, in un periodo più propizio di ottobre (mese originariamente destinato al Sinopoli Festival) un turismo segnatamente internazionale”.

Ninni Panzera.

•  Fermo restando i due must del cinema – il Filmfest e i Nastri d'argento con un'appendice ghiotta di un Museo del Cinema nel palazzo della Pretura, sul Corso – che dire del Teatro?

“Stiamo già studiando su una trilogia pirandelliana, forte di grandi messinscene estive che possano non far rimpiangere Edimburgo o altre kermesse. Pensiamo a I giganti della montagna (2016), Sei personaggi in cerca d'autore (2017), Liolà (2018) da realizzare, tutti, in coproduzione con teatri nazionali e/o regionali. Cinque recite in Teatro per ogni pièce con un ritorno di biglietteria da inserire con forza in segmenti turistici, il che era già nella genetica di Taoarte”.

•  La danza?

“Per questo mettiamo in agenda un festival mutidisciplinare con La giara ed altre cose, per esempio una session di musica dal vivo che accompagni il film muto Il fu Mattia Pascal di Marcel L'Herbier ”.

•  In Taormina 365 c'è un'altra voce: cineturismo. Cioè?

“Si tratta di manifestazioni nei luoghi che sono stati veri e propri set letterari cioè mettere in scena La morte di Empedocle di Hölderlin ai piedi dell'Etna, Horcynus Orca in prossimità dello Stretto di Messina, I malavoglia ad Acitrezza”.

•  Taoarte oltre Taormina.

“Il punto è inventarsi una logistica che esca fuori dai confini praticati finora disegnando un'asse ideale e reale nella Sicilia orientale”.

•  E, a proposito di Pirandello, produzione lirica una e due. Oltre agli uomini in carne ed ossa, i pupi “cantano” l'opera.

“Saranno 24 nuovi esemplari – i contatti sono con la famiglia di pupari Gargano di Messina – con relativo corredo di costumi. ‘Cavalleria rusticana' per cominciare, ma l'intenzione è di farne un appuntamento fisso (3 giorni a settimana al Teatro Odeon, dietro Palazzo Corvaja) che copra lunghi periodi estivi. E con un piano finanziario che preveda costi di biglietteria e formule di coproduzione”.

•  Quale destino avrà Prima Vigilia Noctis , regno dell'ultracentenaria Orchestra a Plettro di Taormina?

“Resta in piedi per tutti e 4 i weekend d'ottobre; ci sarà una V edizione con il Conservatorio di Messina che combinerà concerti e spiegazioni su quanto esiste all'interno delle varie chiese”.

•  Quale impegno la madre (matrigna?) Regione Siciliana assicura a Taoarte perché la “metamorfosi” in Fondazione sia rapida e indolore?

“L'assessore Li Calzi ha sposato con entusiasmo l'operazione. Inutile dire che la Fondazione Taormina Arte già Comitato godrebbe di fondi europei dunque di quella solidità finanziaria che è terreno ideale per i nostri progetti. Ma osare si deve”.

E se è vero che siamo fatti anche noi della materia di cui sono fatti i sogni, è verosimile che anche le “tempeste” hanno diritto a un lieto fine.

Carmelita Celi

20/6/2015