Le origini occulte della musica
valido e “perturbante” libro di Enrica Perucchietti
Non sono pochi i miti greci riguardanti l'aspetto ammaliante della musica: da Orfeo ed Euridice, alle sirene dell'Odissea, da Apollo e Marsia, ad Anfione, la mitologia occidentale è piena di avvincenti leggende riguardanti la musica ed il suo immenso potere incantatorio. Perfino tante favole, sia medievali che moderne, approfondiscono diffusamente gli aspetti seducenti dell'arte di Euterpe. Come non ricordare I musicanti di Brema, L'usignolo dell'imperatore, Il pifferaio di Hamelin, che sono da considerarsi vere e proprie narrazioni dove la musica arriva a sviluppare un grande potere non solo fisico ma anche e soprattutto metafisico? E proprio dalla mitica vicenda del The Piped Piper (“Il pifferaio variopinto”) prende le mosse il piacevolissimo volume di Enrica Perucchietti Le origini occulte della musica volume I. Il sentiero oscuro, da Mozart agli anni settanta, pubblicato in un'elegante veste tipografica dalla Uno editori alla fine del 2014. Il pifferaio di Hamelin rappresenta a ben guardare i due volti profondi della musica. Da una parte l'aspetto positivo, quello della liberazione operata dal musicante dai tantissimi topi che incantati lo seguiranno fino al fiume, dove troveranno la fine; dall'altra, l'aspetto negativo, in quanto, non avendo percepito il giusto compenso pattuito che sindaco e cittadini gli avevano promesso per la sua azione liberatoria, il pifferaio, tramite il suono del suo strumento, condurrà con sé tutti i bambini del villaggio, portandoli via per sempre ai loro irriconoscenti ed insolventi genitori.
L'autrice svela le carte fin dall'introduzione: «Quanto state per leggere è il primo volume di una trilogia dedicata alle origini occulte della musica, che si propone di ripercorrere, dalla musica classica a oggi, la contaminazione tra musica e occulto, esoterismo, magia e UFO. Il mio intento è quello di accompagnarvi in un lungo approfondito e documentato viaggio alla scoperta di quei musicisti che sono stati influenzati dall'interesse per l'occulto e hanno seminato nella loro produzione questo connubio… Nel nostro viaggio incontreremo leggende metropolitane di ogni sorta, da quelle verosimili a quelle talmente assurde che si fa fatica a comprendere come abbiano fatto a sopravvivere alla mente di chi le ha escogitate. Un conto è citarle o fare congetture, altro è costruirci castelli di sabbia con la convinzione che reggeranno. Il mio racconto non avrà (quasi) mai intento etico o didattico: non sta a me giudicare la strada intrapresa da altri. Mi limiterò a ricostruire il rapporto tra musica, occultismo e magia attraverso una narrazione che si snoderà in tre volumi.»
Enrica Perucchietti compie di fatto in questo suo primo volume un lunghissimo, affascinante excursus che, prendendo le mosse da Wolfgang Amadeus Mozart, dalla sua affiliazione alla Massoneria, dall'aura di mistero che avvolge ancor oggi la sua morte e la creazione del famoso Requiem in re minore, si sviluppa attraverso le altrettanto inquietanti figure di musicisti dall'aura oscura e dalla vita avventurosa come Giuseppe Tartini, autore della celeberrima sonata per violino in sol minore detta Il Trillo del diavolo, composizione che il musicista affermava di avere avuto dettata in sogno dal demonio. E Niccolò Paganini, il quale morì in tale odore di stregoneria che gli venne negata, alla sua morte, perfino la sepoltura in terra consacrata. Il repertorio del meledettismo musicale classico si conclude con Richard Wagner, ma prosegue con i tantissimi divi del rock quali Elvis Presley, Jimmy Page, Keith Emerson, i Beatles, i Rolling Stones, Bob Dylan, i Grateful Dead, Frank Zappa, Brian Jones, Jim Morrison, Janis Jolplin, Jimi Hendrix, Lou Reed. Molti di costoro hanno avuto un reale interesse per i fenomeni occulti, mentre altri li hanno volutamente e calcolatamente accentuati, potenziati e divulgati per suscitare interesse e curiosità da parte del pubblico. Insomma arcani e misteri sono state forme di promozione pubblicitaria indiretta per favorire l'interesse e la curiosità del pubblico sulle loro creazioni musicali e sul loro personaggio. Tutto ciò è stato talvolta guidato e gestito in modo scaltro e assolutamente cinico non solo da case discografiche e managers ma anche e soprattutto da vere e proprie holdings del mondo dello spettacolo.
La brava giornalista, con uno stile cronachistico fluente ma nello stesso tempo asciutto e diretto, è riuscita a descrivere in modo piano e gradevole gli intrecci e le connessioni fra musica e occultismo, mondo dei suoni e mondo dell'esoterismo e della stregoneria, riuscendone a sviscerarne anche tutte le implicazioni psicologiche, economiche, spirituali e socio-culturali. Un libro seducente che si avvale fra l'altro di un ricchissimo ed emblematico materiale fotografico di indubbio valore storico. Aspettiamo con ansia e curiosità i successivi due volumi!
Giovanni Pasqualino
26/2/2015
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