Le origini occulte della musica
terzo volume di Enrica Perucchietti pubblicato dalla Uno Editori.
Ha visto la luce da qualche mese il volume Le origini occulte della musica. Il canto delle sirene. Da Madonna a Lady Gaga, terzo libro di una significativa trilogia che, come sottolinea la stessa autrice in conclusione della sua fatica, si proponeva alcuni obiettivi di comprensione del fenomeno musicale da un punto di vista socio-psicologico e socio-culturale: “…la presente trilogia non ha mai avuto la velleità di proporsi come l'opera di una musicologa e per questo mi scuso per le eventuali sviste che a un palato tecnico possono aver fatto storcere il naso. Quello che interessava evidenziare era il rapporto secolare tra musica e occulto, magia, ufologia, sciamanesimo e oggi controinformazione, andando a scavare un po' nelle vite degli artisti e nella loro produzione. Cercando anche di capire quanto certi pensieri, dottrine, religioni o filosofie possono aver influito su di essi e sulle loro canzoni.”
Così Enrica Perucchietti, con il suo solito stile sobrio, garbato, scorrevole, fluido e altamente affabulatorio ci ha condotto ed introdotto nella vita, nei videoclip e nelle perfomances di Madonna, Lady Gaga, Beyoncé, Nicki Minaj, Britney Spears, Christina Aguilera, Jennifer Lopez, Ariana Grande, Kesha, Rihanna, Miley Cyrus e altre figure femminili della musica leggera contemporanea, mettendone anche a fuoco il loro conflittuale rapporto con l'establishment economico, i manager, gli agenti pubblicitari, i fans e le grandi sigle discografiche.
La valente giornalista, per dirla con il filoso tedesco Theodor Wiesengrund Adorno, con la sua affascinante ed avvincente trilogia riesce a fare critica sociale facendo critica musicale, e viceversa riesce a fare anche critica musicale facendo una serrata critica sociale. Musica, cultura, economia, potere e controllo sociale pertanto vengono analizzati e interconnessi in una dialettica che diventa interpretazione euristica, analisi e decodificazione della realtà moderna e contemporanea, dei suoi usi, costumi, simbologie e ideologie.
Davvero singolare e originale l'equiparazione che l'autrice individua fra le mitiche Sirene e le moderne Pop Star: “Esse vendono musica e sesso, attraggono, irretiscono, rendono folli. Sono creature fragili perché necessitano del pubblico per poter vivere: senza qualcuno che le ascolti la loro voce è vacua come l'alito di vento. Lontano dal palco, esse sfioriscono, muoiono, come le Sirene senza marinai da incantare. Durante la loro carriera si cibano della passione del pubblico. I concerti sono rappresentazioni moderne di antichi rituali che inducono, attraverso la coralità della massa, uno sconvolgimento di sé che si modula nel ballo, nel pogo, nel canto, nell'ebrezza generale.”
Enrica Perucchietti è riuscita a sviluppare congruentemente ed interconnettere nei suoi stimolanti volumi anche l'aspetto apollineo e quello dionisiaco della musica, aspetto rilassante ed aspetto eccitante, la significativa e profonda dicotomia presente in ogni prodotto umano che nel caso specifico della musica viene anche congruentemente espressa dalla favola de Il Pifferaio Magico, colui che da un lato salva sì la cittadina di Hamelin dai topi col suo strumento, ma poi per inadempienza ed irriconoscenza degli abitanti a riconoscergli il compenso per i suoi servigi, si vendicherà ammaliando tutti i bambini col suono del suo piffero e li condurrà con sé lontano dai loro ignobili ed indegni genitori.
Solo su un cosa non concordiamo con la Perucchietti, non è Orfeo la sintesi di Apollineo e Dionisiaco, egli rappresenta il rasserenante e tranquillante Apollineo così come Pan o le Baccanti rappresentano l'inquietante ed esaltante Dionisiaco. La moderna musicoterapia, tanto per fare un esempio, è certo ascrivibile all'aspetto apollineo, così come certa eccitante musica da discoteca è ascrivibile a quello dionisiaco. Ma talora le nefaste conseguenze di quest'ultima possono anche portare ad effetti deleteri e pericolosi per la salute degli esseri umani ed in particolare dei giovani, come avviene qualche volta con le stragi del sabato sera. Alla fine sarà la ricezione del fenomeno sonoro da parte di chi ne usufruisce o passivamente lo subisce a determinarne i suoi effetti postivi o negativi, siano essi spirituali, psicologici, fisici o comportamentali.
Giovanni Pasqualino
3/3/2016
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