Goffredo Petrassi una vita per la musica
pubblicato dalla casa musicale Eco
Non sono molti in Italia i volumi dedicati al bravo Goffredo Petrassi ed alla sua musica. Ma dopo i significativi scritti di Mario Bortolotto, Maurizio Billi, Aldo Clementi, Massimo Mila, Piero Rattalino e Roman Vlad, ecco arrivare in libreria Goffredo Petrassi. Una vita per la musica del compositore e direttore d'orchestra catanese Riccardo Viagrande, pubblicato da recente per i tipi della Casa Musicale Eco di Monza. Nato a Zagarolo il 16 luglio del 1904, Petrassi visse quasi un secolo, fino al 3 marzo 2003, lasciando una produzione non eccessivamente ricca e copiosa ma certamente molto ponderata e altamente significativa.
Riccardo Viagrande ha dato vita ad un saggio sul compositore laziale molto denso e consistente, esposto nel contempo con una modalità di scrittura semplice, diretta, efficace e priva di inutili arzigogoli e orpelli linguistici. Egli riesce a ripercorrere l'iter della creatività petrassiana mettendo in evidenza di ogni partitura o spartito le caratteristiche strutturali, formali, armoniche, espressive, timbriche e tecniche, senza mai indulgere ad inutili e vacue caratterizzazioni di piacevole analisi dai risvolti lirici, irrazionali ed emotivi. Così, dopo avere inquadrato la personalità del compositore all'interno dell'arte novecentesca, in tutte le sue idealità e finalità poetiche, (intese proprio in senso greco come finalità dell'arte), sia tradizionali che innovative, l'autore ne evidenzia anche la personalità e l'alta statura morale, riportando alcuni giudizi di quanti ebbero la ventura di frequentarlo nel corso della sua vita. A tal proposito scriveva il discografico ed editore italiano Piero Sugar: «Di Goffredo Petrassi grande musicista del 900, altri meglio di me hanno scritto e scriveranno. Io vorrei ricordare il tratto umano che lo caratterizzava: era un uomo affabile, cortese, curioso di tutto, pudico nel parlare di sé e della sua musica. Nei suoi atteggiamenti e nei suoi discorsi non traspariva mai il minimo autocompiacimento, ma sempre si rivelava una coscienza seria e allo stesso tempo leggermente ironica dell'argomento, si trattasse di musica, pittura o letteratura…di fronte ai successi e agli elogi la naturale soddisfazione era sempre contenuta nei limiti di un'innata ritrosia e di una naturale modestia. L'ostentazione di sé gli era sconosciuta…». Seguono poi i paragrafi che approfondiscono la produzione pianistica, quella corale, per orchestra, i concerti, la produzione da camera e infine la produzione ballettistica e teatrale.
Integra l'entusiasmante volume un catalogo completo delle opere del compositore ed una circostanziata ed aggiornata bibliografia, appendici che contribuiscono ad accrescerne la sua importanza musicologia e storiografica.
Giovanni Pasqualino
13/3/2015
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