Ruben Micieli
suona per la S.C.A.M
Domenica 24 marzo, presso il salone del Katane Palace Hotel di Catania, ha avuto luogo un concerto che ha visto l'eccellente pianista Ruben Micieli esibirsi per la stagione concertistica 2019 organizzata dalla S.C.A.M. (Società Catanese Amici della Musica) presieduta da Tony Maugeri e guidata nella sua direzione artistica dalla Prof.ssa Anna Rita Fontana. Il ventiduenne artista vanta già importanti e autorevoli riconoscimenti fra i quali vanno ricordati il secondo premio al Franz Liszt Piano Competition Weimar-Bayreuth 2018 e il Premio speciale come migliore interpretazione per la Sonata in si minore di Franz Liszt, nell'importante programma che ha impegnato il pianista siciliano (è nato a Ragusa nel 1997) anche nel repertorio di Bach, Debussy e Beethoven con l'esibizione finale insieme alla Staatkapelle di Weimar. Inoltre si è distinto al Mayenne International Piano Competition 2015 in Francia, all'International piano Competition Clamo “Region de Murcia” in Spagna, alla XVIII edizione del concorso Val Tidone “Premio Silvio Bangalli”, al 90° Leopold Bellan International Piano Competition a Parigi.
Il denso programma della serata prevedeva La morte di Isotta dal Tristano e Isotta di Wagner nella trascrizione pianistica di Franz Liszt; gli Studi op. 10 n. 1, 3 e 4 e op. 25 n, 1 di Fryderyck Chopin; La Valse di Maurice Ravel; la Sonata op. 82 n. 6 di Sergej Prokofiev e la Rapsodia Spagnola S. 254 di Franz Liszt.
Il bravo esecutore ha subito messo in campo la sua elevata perizia tecnica unita a una sensibilità espressiva profonda e a una musicalità di forte tempra. Ottave piene, ottave ribattute, arpeggi, scale, ottave spezzate, accordi, abbellimenti, venivano tutti proposti sempre con raffinata eleganza e senza alcun intoppo o difficoltà. La fluidità dell'articolazione, la leggerezza del tocco, l'abilità nell'uso del pedale hanno dato slancio alla sua interpretazione che si rivelava matura, meditata e preparata con dedizione, abnegazione e tanta partecipazione e passione.
Ai calorosi applausi del pubblico convenuto il giovane pianista ha risposto con due encore: Valzer Sentimentale di Pëtr Il'ic Cajkovskij e lo Studio op. 10 n. 5 di Fryderyk Chopin, brani che hanno ancor più confermato le sue ottime doti interpretative e la sua non comune attitudine a un'espansione lirica energica e intensa ma sempre posata, seria e composta, mai incline alle talvolta inutili affettazioni romantiche e tardo romantiche che affliggono talora alcune delle tante esegesi musicali dovute anche a grandi e celebrati incantatori della tastiera, i quali spesso non riescono o sottrarsi a tali deleterie e nocive sirene ammaliatrici.
Giovanni Pasqualino
27/3/2019
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