RECENSIONI
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direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 


 

Un poliedrico concerto al Bellini

per coro e orchestra

Un concerto dal taglio alquanto poliedrico e bizzarro è stato quello proposto dal teatro Bellini di Catania il 26 maggio 2023 (replica il 27) all'interno della sua stagione sinfonica, in quanto prevedeva una serie di brani vari non in stretta connessione fra di loro. Infatti lo schizzo sinfonico Nelle steppe dall'Asia centrale di Borodin è una composizione destinata a testimoniare la convivenza pacifica fra russi e il popolo nomade che vive nella steppa dei Kirghisi, come attesta il contenuto programmatico inserito nella prefazione alla partitura dallo stesso compositore: “Nelle steppe dell'Asia centrale si ode un sereno canto russo. Poi, in lontananza, risuonano passi di cavalli e di cammelli e, ossessionante, il canto di una melodia orientale. Protetta dai soldati russi, la carovana procede sicura e tranquilla nel suo lungo viaggio attraverso i deserti infiniti. Le due melodie, la russa e l'orientale, si fondono in un'unica armonia che si disperde come un'eco attraverso l'immensa pianura”. Le Danze polovesiane dello stesso compositore invece fanno parte dell'incompiuta opera Il principe Igor la cui versione originale, presentata nel nostro teatro, è per l'appunto quella con il coro. Anche il brano Una notte sul monte calvo di Modest Mussorgsky è tratto dall'opera comica incompiuta la Fiera di Sorocinky e anche quest'ultimo nella sua veste originale prevedeva l'intervento del coro, ma stavolta invece, chissà per quale scelta filologica, si è invece optato per la revisione e trascrizione realizzata da Nikolaj Andreevic Rimskij-Korsakov per sola orchestra del brano in questione. Il concerto veniva alla fine concluso da due brani sinfonico-corali di Leonard Bernstein quali Chichester Psalms, composizione in tre movimenti per voce bianca, coro e orchestra il cui testo è stato arrangiato dal compositore americano dal Libro dei Salmi e le Symphonic Dances from “West side story” cioè le danze sinfoniche ricavate dal suo celebre e celebrato omonimo musical.

Il concerto è stato diretto dal maestro Giuseppe Grazioli che ha condotto l'orchestra del nostro teatro con una gestualità autorevole e nello stesso tempo morbida e delicata, senza peraltro mai indulgere in leziose, eccessive e affettate rifiniture dinamiche che avrebbero edulcorato in modo eccessivo le partiture, specialmente quelle dei compositori russi. Buona anche la resa del coro stabile, addestrato e preparato con cura dal maestro Luigi Petrozziello. Notiamo anche che di particolare impatto emotivo si manifestava l'esecuzione del delicatissimo Chichester Psalms nel quale ha spiccato l'interpretazione della voce bianca solista Chiara Agata Reina.

Calorosi, prolungati ed entusiastici gli applausi del non numerosissimo pubblico convenuto alla serata (forse l'elezione a sindaco della prossima domenica e lunedì avranno condizionato l'afflusso) ma purtroppo, a tali affabili, cordiali ed espansivi entusiasmi il direttore d'orchestra ha pensato bene di non dare alcun riscontro e pertanto non ha sentito la necessità di concedere alcun bis.

Giovanni Pasqualino

27/5/2023

La foto del servizio è di Giacomo Orlando.