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direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 


 

La serenata Aci, Galatea e Polifemo di Händel

in CD a cura di Glossa

L'argomento mitologico della storia d'amore fra il pastorello Aci e la ninfa Galatea venne riportato nella Metamorfosi di Ovidio e da allora esso ha stimolato fortemente la creatività di tanti artisti nel campo della scultura, della pittura, della poesia e della musica. Fra costoro spicca la serenata composta da Georg Friedrich Händel su libretto dell'abate Niccolò Giuvo e rappresentata per la prima volta al teatrino di corte di Napoli il 19 luglio del 1708, per festeggiare le nozze fra due nobili napoletani.

La partitura, che intende esaltare la passione e la fedeltà in amore, ebbe da parte del compositore, tedesco di nascita ma inglese di adozione, varie versioni fra le quali c'è ne fu una pensata e cucita su misura per le doti vocali di un celebre evirato del 1700 e cioè per Francesco Bernardi detto il Senesino. Tale versione, in prima esecuzione in tempi moderni, è stata recentemente riesumata e riproposta in un'edizione con 2 CD curati da Glossa e che vede protagonisti il controtenore Raffaele Pe (Aci), il mezzo-soprano Giuseppina Bridelli (Galatea) e il basso Andrea Mastroni (Polifemo). Alquanto modificata appare la parte di Polifemo, perché presumibilmente concepita, nella prima edizione, per il grande basso Antonio Manna.

Raffaele Pe (Aci) è riuscito a fornire un'interpretazione valida ed efficace, manifestando appieno la sua abilità da controtenore che si avvale di una morbidezza vocale alquanto rifinita e cesellata, oltreché d'un uso del falsetto altrettanto curato e nitido. Nello struggente largo “Verso già l'alma col sangue” riesce ad esibire un temperamento, una musicalità ed una partecipazione tanto rari quanto coinvolgenti.

Il mezzo-soprano Giuseppina Bridelli (Galatea) si è adattata egregiamente e senza alcuno sforzo alla parte scritta per soprano, cogliendo ogni sfumatura agogica e dinamica del registro. Parecchio suggestiva la sua esecuzione dell'aria “Sforzano a piangere”.

Il baritono Adrea Mastroni (Polifemo) ha presentato la tessitura del suo personaggio in modo appropriato e mettendo in mostra la sua voce bronzea e dalla marca stentorea, coprendo anche un'estensione notevole, dal basso all'acuto, con eleganza e leggerezza, senza alcuna forzatura di sorta. Notevole la sua interpretazione dell'aria “Fra l'ombre e gli orrori” dove la sua tecnica sicura e salda si manifesta appieno nei pericolosi salti di ottava che affronta e risolve in modo impeccabile!

La registrazione presentata da recente nel doppio CD curato dalla Glossa è stata effettuata (nell'allestimento curato da Gianmaria Aliverta e trasmesso in streaming) presso il Teatro Municipale di Piacenza dal 26 al 31 ottobre 2020 dall'Ensemble Barocco La Lira di Orfeo diretta in modo impeccabile dal maestro Luca Guglielmi, che ha anche revisionato la partitura assieme a Fabrizio Longo.

Giovanni Pasqualino

20/10/2021