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Aldo Clementi nel centenario della nascita

Aldo Clementi nacque al piano terra di una deliziosa villa di Viale Regina Margherita a Catania il 25 maggio del 1925 e cominciò ad assumere ancora bambino i primi rudimenti musicali dall'arpista Adelaide Maggiulli Chillè. In seguito conseguì il diploma di pianoforte sotto la guida di Giovanna Ferro nel 1946 e l'anno dopo seguì i corsi di perfezionamento a Siena con Pietro Scarpini. Per quanto riguarda gli studi compositivi egli li approfondì con Alfredo Sangiorgi, anch'egli catanese e musicista di grande valore. Così lo ricorda lo stesso Clementi: “Di Sangiorgi ho, prima di tutto, un bellissimo ricordo come persona. Da lui ho imparato moltissimo, era aggiornato e aveva una montagna di musica contemporanea. Grazie a Sangiorgi ho conosciuto la musica del Novecento. Ho avuto la fortuna di essere suo unico allievo a Bolzano e, quindi, ‘succhiavo' da lui dalla mattina alla sera. Ho fatto con Sangiorgi tre anni che valgono almeno dieci anni di studio”.

Nel 1952 si stabilisce a Roma, dove sotto la guida di Goffredo Petrassi si diploma in composizione nel 1954. Frequenterà poi i corsi di Darmstad completando la sua formazione con Bruno Maderna che affiancherà allo studio di Fonologia della RAI di Milano. Le prime sperimentazioni saranno di sapore strutturalista (Ideogrammi nn.1 e 2, 1959; Triplum, 1960) mentre in seguito si aprirà a esperienze di carattere “informale” e la sua musica tenderà ad annullare ogni riferimento d'intervallo o di melodia, in modo da venire sempre più concepita come un continuum, sottoposto a minime mutazioni dinamiche e timbriche. All'inizio degli anni sessanta fu tra i fondatori dell'associazione romana Nuova Consonanza con Francesco Pennisi, Franco Evangelisti, Domenico Guaccero e altri. Dal 1971 al 1992 ha tenuto la cattedra di Teoria Musicale al DAMS della facoltà di Lettere dell'Università di Bologna, realizzando corsi, seminari e conferenze sulla musica moderna e contemporanea.

Fra i vari importanti riconoscimenti avuti nella sua carriera, annotiamo il primo premio del concorso Società Internazionale di Musica Contemporanea (1963), il premio “Franco Abbiati della Critica Musicale Italiana” assegnatogli nel 1992, la direzione onoraria dell'istituto di studi musicali “V. Bellini” di Catania e la laurea honoris causa attribuitagli dall'Università di Catania nel 2008.

Risale al 1990 il primo volume dedicato interamente al musicista etneo, scritto dal musicologo Renzo Cresti e pubblicato per le edizioni Suvini Zerboni. Questo accurato saggio riesce a cogliere l'essenza dell'arte di Clementi, i suoi modi di composizione, la collocazione della sua produzione all'interno della storia della musica e a confronto con quella di altri suoi emeriti colleghi. In esso mota giustamente l'autore: “Le principali costanti della metodologia compositiva di Clementi sono: un foglio unico che concentra la polifonia in una sola pagina, spesso molto grande, la pagina dev'essere sempre ripetuta almeno tre volte. La ripetizione della pagina deve avvenire sempre più lentamente, in modo che il rallentamento funga da lente di ingrandimento dei meccanismi contrappuntistici che hanno come base il canone, che spesso prende forma da un modulo classico (come un Corale o una melodia romantica). Altro carattere peculiare e costante è lo studio delle intensità, dei decelerando e dei rallentando. Nella produzione dagli anni Ottanta in avanti, si nota un'attenzione nuova alla melodia a agli agglomerati armonici”. Nel 2008 è stato pubblicato il volume Canoni, figure, carillon itinerari della musica di Aldo Clementi per le edizioni Sugarmusic curato da Maria Rosa De Luca e Graziella Seminara che ha raccolto gli Atti dell'incontro di studi dedicato al compositore il 30 e 31 maggio 2005. Clementi si è spento a Roma il 3 marzo del 2011 lasciandoci una vasta messe di composizioni di musica da camera, elettronica, vocale, orchestrale e perfino alcuni lavori teatrali.

Giovanni Pasqualino

6/5/2025