RECENSIONI
-

_ HOMEPAGE_ | _CHI_SIAMO_ | _LIRICA_ | _PROSA_ | _RECENSIONI_| CONCERTI | BALLETTI_|_LINKS_| CONTATTI

direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 


 

Stradella

di César Franck

Personaggio secentesco dalla vita scapestrata e avventurosa il musicista Alessandro Stradella troverà una morte violenta all'età di quarantadue anni per mano di loschi sicari inviati da un nobile vendicativo e geloso al quale egli aveva conteso e sottratto la giovane e bella amante. Il fascino della sua figura d'uomo e d'artista colpirà la fantasia di Louis Abraham Niedermeyer che darà vita al Grand-opera in 5 atti (Stradella, 1837) eseguito presso L'Académie Royale de Musique di Parigi, seguito poi da César Franck (Stradella, 1842), Friedrich Flotow (Alessandro Stradella, 1844), Adolfo Schimon (Alessandro Stradella, del 1846) Gaetano Moscuzza (Stradella trovatore del 1600, del 1850) e di Giuseppe Sinico (Alessandro Stradella, 1863).

L'opera in tre atti Stradella di César Franck su libretto di Emile Deschamps e Emiliano Pacini è giunta fino a noi solo nella sua redazione per canto e pianoforte (il manoscritto autografo si trova attualmente alla Biblioteca Nazionale di Parigi), con qualche cenno nei riguardi dell'orchestrazione, che non venne mai realizzata dal musicista forse per mancanza di tempo, forse a causa di una lunga malattia. Fatto sta che la composizione rimase nel cassetto. Qualche anno addietro Luc Van Hove ne ha curato con pazienza l'orchestrazione ed in tale versione definitiva Stradella è stata eseguita per la prima volta in forma scenica all'Opéra Royal de Wallonie il 19 settembre 2012.

La registrazione realizzata dalla Dynamic di Genova di tale edizione in DVD rappresenta certo una primizia da non perdere per tutti gli appassionati di musica, soprattutto per la sua novità ed unicità. Sola variante rispetto all'originale libretto è stata apportata dal regista Jaco Van Dormael che ha preferito proporre (senza toccare minimamente la parte musicale) una soluzione tragica nella quale muoiono Léonor e Stradella, anziché adottare quella originale nella quale i sicari non portavano a termine il loro assassinio ed il perdono del Duca celebrava anziché la loro unione in cielo, quella in terra!

La direzione di Paolo Arrivabeni è riuscita a delineare e definire con estrema perizia e cura ogni anfratto di una partitura dal colore peculiarmente romantico, tranne nelle parti corali, dove la ieraticità e la religiosità di Franck si libra su vette davvero elevate e suggestive di sublime spititualità. Sicuramente pregiate le prove offerte dai cantanti: Isabelle Kabatu (Léonor), Marc Laho (Stradella), Werner Van Mechelen (Spadoni) e Philippe Rouillon (Il Duca). Buona anche la prestazione dell'Orchestra e del Coro dell'Opéra Royal de Wallonie.

Davvero originale, molto onirica e coinvolgente la regia di Jaco Van Domale in uno con le scene di Vincent Lemaire, i costumi di Olivier Beriot e le luci di Nicolas Olivier.

Giovanni Pasqualino

30/4/2014