Suite Barocca
di Alessandro Presti al Teatro Machiavelli di Catania 
Il verbo contaminare porta in sé sempre qualcosa di ambiguo perché per cosa contaminata si intende spesso una cosa infettata, guastata, macchiata e comunque non pura. Ma la contaminazione, sostantivo femminile, è come recitano molti vocabolari italiani l'atto e l'effetto di fondere insieme duo o più opere letterarie o musicali per dar luogo a una nuova e originale sintesi. In tal senso parecchie contaminazioni musicali risultano fenomeni sicuramente interessanti, poiché diventano di fatto vere e proprie pratiche innovative e originali che permettono scambievolezze, reciprocità, associazioni, amalgami, fusioni e sperimentazioni spesso traboccanti di elevata, cospicua e consistente creatività artistica. Tale pratica di forte tensione dialettica e commistione fra musica classica e musica jazz viene perseguita in modo costante e persistente dal bravo direttore, compositore, arrangiatore e trombettista siciliano Alessandro Presti, il quale ha presentato Venerdì 1 novembre al Teatro Machiavelli di Palazzo San Giuliano di Catania la sua Suite Barocca in prima esecuzione assoluta.
A fronte del suo rifiuto di quella che potrebbe venire definita come xenomusicofobia, concetto che porta avanti l'idea che in una determinata cultura esistono elementi formali e semantici cosiddetti “puri”, la creatività del valente Alessandro Presti si è espressa appieno nella Suite Barocca, e tramite il sound tipico del jazz si incastonava in modo logico attraverso il contrappunto, le progressioni e l'armonia di stampo barocco, usando come vettore principe la modalità, per fissarsi in modo perentorio, forte e preponderante sulla più rifinita, assertiva e rasserenante tonalità. Di fatto una sequenza di brani attraversati da fremiti di trascinante swing, sempre però all'interno di una ricerca ritmica, fonica e coloristica assolutamente personale e autentica.
Ad introdurre lo spettacolo è stato il prof. Antonino Marcellino il quale ha anche annunciato le date dei prossimi concerti. Interpreti della magnifica Suite Barocca sono stati Alessandro Presti e Giuseppe Privitera alla tromba, Camillo Pavone al trombone, Marilena Sangiorgi al flauto, Marco Caruso al sax alto, Rino Cirinnà al sax tenore, al contrabbasso Carmelo Venuto, alla batteria Emanuele Primavera e al pianoforte Alberto Alibrandi, i quali non si sono tutti esibiti non solo in ensemble ma anche gli assoli (riff) davvero mirabili e tecnicamente molto efficaci.
Il foltissimo pubblico convenuto alla serata, che è stata promossa dall'Università degli Studi di Catania, dalla Fondazione Lamberto Puggelli, dall'Associazione Ingresso Libero e dal Festival Internazionale del Val di Noto Magie Barocche, ha tributato alla performance calorosi e partecipati applausi. A conclusione dell'esaltante e appassionante concerto la Sicily Jazz Ensamble ha proposto a un uditorio entusiasta un brano dedicato alla memoria del giudice Giovanni Falcone, composto dallo stesso creativo e poliedrico Alessandro Presti.
Giovanni Pasqualino
3/11/2019
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