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direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 

Bellini Verdi Wagner Gala

al Teatro Antico di Taormina

Francesco Di Mauro

Sabato 7 settembre al Teatro Antico di Taormina ha avuto luogo il Bellini Verdi Wagner Gala che ha visto tra i protagonisti il soprano Chiara Taigi e il tenore Piero Giuliacci. Così ha avuto il suo prosieguo la quinta edizione 2013 del Festival Belliniano ideato e diretto da Enrico Castiglione e che ha annoverato fra i partecipanti i baritoni Valdis Jansons, Salvatore Grigoli e Giovanni Di Mare; il mezzosoprano Lara Rotili; il basso Emanuele Cordaro ed i mezzosoprani Chiara Fracasso e Sofie Kobderidze; in un programma dedicato in buona parte alle ad arie ed a sinfonie delle opere più celebri di Vincenzo Bellini nonché dei due sommi compositori di cui quest'anno si celebra il bicentenario della nascita, cioè Giuseppe Verdi e Richard Wagner.

La brava e coinvolgente Chiara Taigi ha affrontato con elevata grinta e alta professionalità la celebre aria Casta diva da "Norma" mentre Piero Giuliacci ha dato vita a due significativi personaggi di del compositore di Busseto: l'appassionato Riccardo di Un ballo di maschera con l'aria Ma se m'è forza perderti e il tragico Otello con il disperato brano Niun mi tema. I due bravi artisti hanno dato una lezione di canto magistrale con l'esecuzione del sublime duetto Già nella notte densa, tratto sempre da Otello.

Il baritono Valdis Janson si è proposto con estrema convinzione in due significativi ruoli verdiani, Pietà, rispetto, amore dal Macbeth e Di Provenza il mar, il suol da La Traviata, mentre Il baritono Salvatore Grigoli ha preferito effondere i pregi della sua elegante vocalità attraverso le arie belliniane: Sì, vincemmo da Il Pirata o Ah per sempre io ti perdei da I Puritani.

Il basso Emanuele Cordaro è riuscito a spianare con ieratica possanza tutta la salda e compatta brunitura dei suoi mezzi fonici con la coinvolgente esecuzione delle arie O tu Palermo da I Vespri Siciliani, Vi ravviso o luoghi ameni da Sonnambula e in duetto con il baritono Grigoli Suoni la tromba da I Puritani .

Il mezzosoprano Chiara Fracasso ha eseguito con composta linearità il cantabile arioso di Adalgisa Sgombra è la sacra selva da Norma mentre l'aria di Romeo Deh tu, bell'anima da I Capuleti e i Montecchi è stata definita con dolce mestizia da Sofie Koberidze. La celebre pagina Bella figlia dell'amore dal Rigoletto è stata eseguita con elevata perizia e buona precisione dal quartetto Taigi,Giuliacci, Rotili, Di Mare.

L'orchestra Sinfonica del Bellini Opera Festival, diretta dal maestro Francesco Di Mauro, si è anche prodotta nell'esecuzione delle ouvertures delle opere Norma, Il Pirata, La forza del destino, Nabucco, Rienzi, Preludio dell'atto terzo dalla Traviata e Marcia Trionfale dall'opera Aida (realizzata come prescritto dalla partitura originale, cioè con sei trombe egizie!) Purtroppo le esecuzioni strumentali, forse perché dovute ad esiguità di prove o forse da attribuire alla poca sintonia esistente fra gli orchestrali, ci sono parse alquanto esangui, poco incisive e deprivate di quel pathos romantico che avrebbe dovuto caratterizzarne la specificità.

Il folto pubblico presente nella cavea (moltissimi gli stranieri presenti) ha tributato calorosi applausi a tutti gli esecutori che hanno ringraziato prima con lo sfolgorante brindisi Libiamo, Libiamo da La Traviata e poi bissando la Marcia trionfale dall'opera Aida.

Giovanni Pasqualino

13/9/2913

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