West Side Story al Teatro Antico di Taormina
Quando un musical si trasforma in rassegna di canzoni
Musical fra i più celebri e celebrati nel mondo, West Side Story fu composto da Leonard Bernstein su liriche di Stephen Sondheim. Rappresentato per la prima volta il 26 settembre del 1957 a New York e trasformato in film nel 1961 dai registi Robert Wise e Jerome Robbins, a differenza di tanti altri musical sviluppa una vicenda drammatica, che trae spunto dalla tragedia di William Shakespeare Romeo and Juliette, ambientata però ai giorni nostri nel rione di del West Side di New York. Qui una forte rivalità divide non più le famiglie veronesi dei Capuleti e Montecchi ma due bande di giovani teppisti, i Jets e gli Sharks: una contesa accresciuta e potenziata da motivi razziali, dal momento che i secondi sono immigrati portoricani mentre i primi autoctoni.
Tony, uno degli Jets, si è innamorato di Maria, sorella del capo degli Sharks, ed è da questa ricambiato. Egli per tale motivo cercherà di evitare i continui scontri fra le due bande, a cui fra l'altro la stessa polizia non riesce a porre rimedio. Purtroppo ogni tentativo di pacificazione rimarrà vano perché egli stesso sarà suo malgrado coinvolto in una infinita catena di continue vendette e violenze, dalla quale quel mondo di teppisti è incapace di liberarsi. Sarà infatti proprio lui prima ad uccidere in un impeto di rabbia il capo della banda rivale, per vendicare la morte di un amico e quindi poi a soccombere, raggiunto da un colpo di pistola sparatogli da un membro degli Sharks.
Della malconcia ed incompleta edizione andata in scena al Teatro Antico di Taormina l'11 agosto (replica il 13) non possiamo dare alcun giudizio circostanziato dato che non si trattava della messa in scena del Musical, infatti non esisteva né regia, né scenografia, né costumi, né balletto, né infine veniva rispettata la partitura d'orchestra ideata e creata da Leonard Bernstein. La performance era realizzata in forma di concerto, lo diciamo solo per usare un eufemismo, infatti consisteva nella semplice, nuda e cruda esecuzione di molti brani del musical che sono stati cantati da Martina Minozzi e Daniele De Prosperi in sequenza. La singolare ed insolita formazione orchestrale, La Rhythmus Orchestra Chris Cappell, era formata da due xilofoni, una marimba, una chitarra, una batteria e due pianoforti. A guidarla in modo molto superficiale ed alquanto incerto era il maestro Giuseppe Galluzzi. A completare il disadorno spettacolo un coretto di quattro ragazze che ogni tanto si agitavano ed intonavano qualcosa sul palcoscenico.
Alla fine dell'esibizione si sono registrati alcuni applausi ma, soprattutto all'uscita, anche vivaci contestazioni da parte del pubblico che, giustamente a nostro avviso, ha chiesto a gran voce il risarcimento del costo del biglietto per la palese buggeratura. Attraverso la pubblicità infatti era stato proposto un musical ed invece nella sostanza ci si è trovati di fronte ad una sguarnita e disadorna esibizione di canzoni!
Se questo nel futuro diventerà l'andazzo del Taormina Opera Festival e del Festival Belliniano, condotti entrambi da Enrico Castiglione, allora come dicevano Benigni e Troisi in un loro celebre film: «Non ci resta che piangere».
Giovanni Pasqualino
12/8/2016
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