RECENSIONI
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direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

9/4/2016

 

 


 

Un intrigante volume su Vieri Tosatti

di Riccardo Viagrande

 

Il critico musicale e musicologo catanese Riccardo Viagrande, alla fine del 2019, qualche mese prima che scoppiasse la pandemia di Covid 19 aveva dato alle stampe un volume di elevato interesse storico culturale che purtroppo è passato quasi inosservato ma che a nostro avviso richiederebbe una maggiore attenzione e una adeguata diffusione. Ci riferiamo alla pubblicazione del titolo « In antitesi con gli usi e la novità » . Vieri Tosatti, compositore e letterato, Aracne editrice, dove l'autore ripercorre in modo quanto mai fluido e scorrevole la biografia, la produzione musicale e quella letteraria dell'eccentrico e riservato artista, nato a Roma il 2 novembre del 1920 e morto nella stessa capitale il 22 marzo 1999.

Riccardo Viagrande ha così realizzato di fatto il primo, valido, circostanziato e particolareggiato volume su Vieri Tosatti, l'originale compositore che rifiutò in modo risoluto qualsiasi sperimentazione avanguardistica, componendo sempre dentro i limiti del sistema tonale e che ci ha lasciato opere teatrali di rilievo come: Il sistema della dolcezza; La partita a pugni; Il giudizio universale; L'isola del tesoro; La fiera delle meraviglie; Il paradiso e il poeta; oltre ad un Requiem per coro, soli e orchestra; Concerto per viola e orchestra; Quintetto vocale con coro, Quartetto per archi; Sonata per due pianoforti e varie altre creazioni per voce e pianoforte, per pianoforte solo e varie altre composizioni rimaste inedite.

Tosatti fu inoltre autore di 40 colonne sonore per documentari, cartoni animati e cortometraggi, lasciandoci anche una produzione letterario non cospicua ma latamente significativa che annovera il romanzo Principe azzurro e due raccolte di sette racconti ciascuna e anche circa 70 liriche. Il compositore romano fu senza dubbio alcuno un musicista originale, estroverso, bizzarro e oltremodo indipendente, alieno da qualsivoglia maneggio politico, onesto e limpido al punto che nella sua vita rifiutò qualsiasi onorificenza o riconoscimento, fra cui quello di Accademico di Santa Cecilia.

Tale suo carattere schivo, orgoglioso e scevro da compromessi lo portò sempre più verso un isolamento che certamente si ripercosse sulla diffusione e sulla rappresentazione delle sue creazioni, al punto che alla fine della sua vita era stato quasi del tutto obliato. Il volume si avvale pure di una incisiva e significativa prefazione di Giorgio Bagnoli, il quale ad un certo punto riguardo al suo carattere annota: «Questo suo atteggiamento, unito alla sua volontà di mantenersi fedele al sistema tonale, oggetto della furia iconoclasta delle cosiddette avanguardie, ha molto probabilmente nuociuto alla diffusione della sua produzione musicale. Dopo gli apprezzamenti riservati dal pubblico e dalla critica sia ai lavori strumentali che alle prime due opere, Il sistema della dolcezza e Partita a pugni, delle quali era stata esaltata la carica innovativa, la sua fortuna cominciò a declinare maggiormente presso i critici che presso che presso il pubblico in seguito alla prima scaligera, il 2 aprile 1955, del suo Giudizio Universale». Il pregiato volume si arricchisce anche di un catalogo completo di tutte le opere, sia edite che inedite, di Vieri Tosatti.

Giovanni Pasqualino

5/6/2021