Ildebrando Pizzetti compositore, poeta, critico
di Riccardo Viagrande
Attento compositore e acuto musicologo, Riccardo Viagrande vanta nella sua produzione saggistica, fra gli altri, un volume su Ildebrando Pizzetti che ne ricostruisce e ricapitola in modo quanto mai circostanziato non solo la produzione creativa ma anche e soprattutto la sua ideologia critica ed estetica, il suo impegno etico, il suo particolare metodo d'analisi strutturale di una partitura, il suo accurato esame di ricezione dell'opera d'arte musicale da parte del pubblico e delle mode a lui contemporanee, oltre alla profonda riflessione sulla connessione della musica con la poesia, la scrittura e la cultura in generale.
Così l'autore prende l'abbrivio inserendo la figura di Pizzetti all'interno del contesto della musica italiana nella prima metà del Novecento, per poi proseguire con le caratteristiche del teatro del maestro parmense, con l'analisi della sua produzione giovanile e con il proficuo sodalizio artistico realizzato con Gabriele D'Annunzio. Adeguatamente indagate risultano le opere: Dèbora e Jaéle, Lo straniero, Fra Gherardo, Orseolo, L'oro, Assassinio nella cattedrale. Poi Viagrande prosegue con lo studio delle musiche di scena, molte delle quali vennero eseguite al Teatro Greco di Siracusa in occasione delle varie manifestazioni organizzate dall'INDA. Viene anche descritta la musica strumentale, la produzione vocale e anche la grande messe di saggi critici fra i quali spiccano La fortuna postuma di Gaspare Spontini, L'immortalità del barbiere di Siviglia, La musica di Vincenzo Bellini, Un autografo di Donizetti, La grandezza di Verdi, Introduzione alla Messa da Requiem, Il Verdi del 43. La collaborazione del pubblico. Seguono poi gli scritti sul rapporto fra la musica e il dramma quali La musica delle parole (1934), Favellar Cantando (1942), Tre lettere ad un giovane musicista (1923), Interpretare la musica (1929), Due lettere a Ippolito su saper ascoltare (1941), La musica di scena (1938). Il volume è concluso da alcune annotazioni critiche: L'Alceste di Gluck, Mozart e il flauto magico, Umanità di Beethoven, L'arte di Hector Berlioz, L'Africana di Meyerbeer, Il Parsifal di Wagner, seguiti da una Bibliografia e dal Catalogo ragionato di tutte le opere di Pizzetti, con inclusa la data della prima rappresentazione.
Dote precipua degli scritti di Riccardo Viagrande rimane il suo stile fluido e accattivante, la sua profonda competenza che non scade mai nel pedante e nel cavilloso, la sua alata leggerezza che non rimane mai approssimativa e superficiale. Egli riesce con elegante nonchalance a delineare a tutto tondo la figura e la produzione del compositore nato a Parma il 20 settembre del 1880 e morto a Roma il 13 febbraio del 1968. Il volume è stato pubblicato in una gradevole veste tipografica dalla casa editrice musicale eco di Monza nel 2013.
Giovanni Pasqualino
29/3/2015
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