RECENSIONI
-

_ HOMEPAGE_ | _CHI_SIAMO_ | _LIRICA_ | _PROSA_ | _RECENSIONI_| CONCERTI | BALLETTI_|_LINKS_| CONTATTI

direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 


 

Linda Vajna

un grande soprano siciliano dimenticato

Ci duole dover evidenziare che nella tanto celebrata e decantata Enciclopedia di Catania (Tringale Editore, 1987), nella quale vengono inopinatamente ricordati con dovizia di particolari tanti eventi futili come quello dei due “Cavalli di Mussolini” finiti in vecchiaia non si sa come in una macelleria etnea, non esista invece alcuna voce né alcun riferimento riguardo tre grandi e significative personalità del mondo musicale catanese operanti fra il 1800 e il 1900.

Il primo in ordine cronologico è il librettista Giacomo Sacchero (nato a Catania nel 1813 e ivi morto nel 1875) che scrisse importanti e validissimi libretti per tanti compositori fra i quali L'Ebrea per Giovanni Pacini e Caterina Cornaro per Gaetano Donizetti; il secondo è il direttore di banda Raffaele Ascolese (nato a Catania nel 1855 e morto a Firenze nel 1923), eccellente compositore che scrisse una miriade di brani e di ballabili di ottima fattura e terzo il grande soprano contemporaneo Linda Vajna che gloriosi successi riscosse in tutto il mondo fra il 1964 e il 1979. Insomma parliamo di tre grandi esponenti del mondo musicale etneo che sono rimasti nel dimenticatoio, forse per indolenza, forse per pigrizia, forse per estrema inconsapevolezza e ignoranza dei curatori della stessa Enciclopedia.

Oggi il nostro pensiero corre alla bravissima Linda Vajna, nata ad Acitrezza, frazione del comune di Acicastello in provincia di Catania nel 1941, che si affermò giovanissima come soprano conquistando il 1° premio assoluto al Concorso Viotti del 1963, tanto che il critico Giulio Confalonieri ebbe a scrivere sul periodico Epoca del tempo un pregevole ed entusiasta articolo nel quale presentava la cantante come una rivelazione sorprendente e straordinaria, prevedendo inoltre per lei una brillante, raggiante e fulgida carriera.

L'anno successivo Linda Vajna debuttò alla Scala di Milano in Mefistofele di Arrigo Boito diretto da Gianandrea Gavazzeni nel ruolo di Elena, assieme a Nicolai Ghiaruvov e Raina Kabaiwanska, e nello stesso anno esordì con il complesso scaligero al Bolshoi di Mosca nel Trovatore. Nel 1967 Mario del Monaco la volle al suo fianco in Otello in una recita memorabile al Gran Teatro di Madrid. In seguito sposò il basso Vito Maria Brunetti e divenne anche cognata del tenore Giorgio Merighi. La Vajna lasciò esaltante testimonianza della suo mirabile ugola anche nell'Edipo Re di Ruggero Leoncavallo (dove fu Giocasta) del quale rimane una registrazione a cura della RAI di Roma del 1972. All'età di 39 anni problemi di salute resero necessario un intervento chirurgico, in conseguenza del quale dovette prendere dei farmaci che le procurarono danni irreversibili alle corde vocali. In seguito cantò ancora per circa due anni nel ruolo di mezzosoprano ma di fatto la sua carriera era giunta al termine. Linda Vajna vive adesso ad Acitrezza nella sua casa di famiglia ma nessuno a quanto pare si ricorda più di questa splendida voce che ammaliò il pubblico di tutto il mondo.

Giovanni Pasqualino

8/1/2020